“Ho letto con attenzione la lunga nota del Presidente dell’Associazione Genitori che fa il punto sulla situazione del Liceo Foresi. Sostanzialmente dice cose vere ma interpretate con un taglio che cerca di creare difficoltà e divisioni, mettendo in luce altri particolari che non danno il senso generale corretto di una situazione difficile, certo, ma sulla quale non è mai mancata attenzione e, quando necessario, le relative risorse. Iniziamo dal futuro dell’Istituto, dalla improrogabile necessità di una sede stabile, adeguata alle esigenze della scuola, contemperata anche dalla volontà di recuperare immobili anziché costruirne dei nuovi. Da tempo infatti, dalla scorsa legislatura, era stata avanzata dai rappresentanti di alcune amministrazioni elbane (Peria ed anch’io nel nostro ruolo di Sindaci) di utilizzare la ex caserma Tesei come polo scolastico, anziché come sede del Parco Nazionale. All’inizio questa proposta si scontrava con una netta volontà del Ministrero Ambiente di proseguire nel finanziamento del recupero della caserma. Poi finalmente, c’è stata una inversione di rotta ed è stato possibile individuare una soluzione diversa per il Parco e per il Liceo. La burocrazia ha comunque i suoi tempi e fino a che la Tesei risultava vincolata alle necessità del Ministero Ambiente, non poteva essere messa a disposizione per altri usi. Per questo è stato necessario rifare il percorso alla rovescia e così tutti gli enti che, all’inizio anni 2000, avevano sottoscritto protocollo(Comune Portoferraio, Provincia di Livorno) hanno dovuto deliberare la loro volontà a rinunciare agli accordi di allora. Questo percorso si dovrebbe essere formalmente concluso nell’estate di questo anno. Tant’è che nel mese di agosto il Presidente Kutufà ha richiesto formalmente al Demanio 3 edifici della ex Caserma T. Tesi, necessari per dare una sede al Liceo classico e scientifico “R. Foresi”. Nel frattempo la Provincia aveva concordato con il Sovrintendente scolastico provinciale quelle che potevano essere le necessità ed esigenze presenti e future dell’Istituto. Abbiamo in questo momento pronto il progetto preliminare, con un’ipotesi di spesa che è di circa 3 milioni di Euro. Oltre non possiamo andare perché il Demanio non ci ha dato ancora disponibilità e quindi nel bilancio abbiamo le spese per la progettazione e nel triennale l’importo dell’intero intervento. Ho avuto modo di spiegare queste cose a tutti coloro che me lo hanno chiesto, compresi gli studenti. Quindi volontà espressa nettamente, con la speranza che in tempi brevi si possa avere il via libera dal Demanio. Da allora riteniamo che ci vorrà circa un anno per arrivare all’inizio dei lavori e circa 2 anni per completare l’intervento. E’ un tempo ragionevole per la delicatezza ed importanza del progetto che però ci chiede di dare una soluzione a tempo, ma non precaria, ai ragazzi che attualmente frequentano il Foresi. Per questo, dopo una serie di incontri con il Dirigente scolastico, e poi con l’Amministrazione comunale, abbiamo presentato una proposta che cerchi di arrivare al traguardo finale, cercando di migliorare il più possibile la situazione. Da questo ragionamento è nata l’idea di raccogliere tutto il classico a Salita Napoleone e lo Scientifico in via Bini. Costo dell’operazione, gravosa per le magre finanze non vincolate della Provincia, 110 mila Euro, che sono state comunque recepite, proprio per il riconoscimento della delicatezza della situazione. C’è da verificare un questione burocratica pregressa con l’Amministrazione Comunale, a cui stanno lavorando gli uffici, ma non credo che questo possa fermare il percorso che abbiamo fin qui condiviso. Nel frattempo, durante la scorsa legislatura, è stato deciso di restaurare il prefabbricato a fianco all’attuale sede del Cerboni utilizzando parte dello stesso a servizi della palestra, che sarà realizzata nell’area esterna a fianco dello stesso prefabbricato. Ciò permetterà di non utilizzare il Palazzetto M. Cecchini che ha un costo di locazione di circa 30 mila euro annue. Il percorso progettuale è arrivato alla fine e abbiamo ottenuto nel 2010 un piccolo finanziamento dalla Regione Toscana di 100 mila euro (a fronte di un investimento di circa 1,500 mila euro) e nei primi mesi del 2011 inizieranno i lavori. In totale, se tutte le partite burocratiche andranno a buon fine in tempi brevi o perlomeno ragionevoli, la Provincia investirà nei prossimi anni quasi 5 milioni di Euro sulle scuole elbane. Sicuramente si potrà fare meglio, di più, sicuramente prima, ma ce l’abbiamo messa tutta per raggiungere il risultato. Per questo la Provincia, anche se non sarà fisicamente presente alla manifestazione di mercoledì a Portoferraio, concorda sulle motivazioni e personalmente sarò a disposizione per ogni incontro che mi verrà richiesto, per illustrare il percorso amministrativo che ho cercato di spiegare.”
finanza caserma dall'alto portoferraio