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DS: il comune unico minerario è possibile

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 27 settembre 2003

La lettera aperta con la quale il Sindaco di Rio Marina ha manifestato la volontà di intraprendere un percorso per arrivare alla associazione e, se vi sono le condizioni, alla fusione dei due comuni minerari ci pare sia degna della massima attenzione e impone un lavoro serio, fuori dalle sterili polemiche, sulle cose concrete da fare per trasformare questa manifestazione di volontà in atti concreti. Ci rallegriamo del fatto che la proposta, avanzata in tempi non sospetti dal centro sinistra e sempre osteggiata dal centrodestra, cominci a farsi strada anche in quella parte politica. Riteniamo che i comuni associandosi, abbiano tutto da guadagnare in termini di risparmio di risorse, di efficienza dei servizi, di una più elevata qualità nella selezione della classe politica. Nessuno di noi si è mai aspettato che questo rappresentasse la soluzione di tutti i problemi, ne che fosse una decisione da prendere da un giorno all’altro. Abbiamo indicato questo obiettivo come un processo nel quale la partecipazione dei cittadini, il loro parere, fosse decisivo nella decisione finale. Ci parrebbe più giusto dire che il Sindaco Bosi e prima di lui il sindaco Ageno hanno accolto una proposta che il centrosinistra attraverso il congresso dei Ds, le iniziative della Margherita, la recente posizione dei verdi, ha da tempo elaborato e proposto nell’agenda politica del dibattito Elbano. Questo sia detto non per rivendicare delle primogeniture ma per segnare delle tappe di un processo di sicuro buon senso e utilità per l’isola d’Elba seppure non facile. Il Sindaco di Rio nell’Elba ha ribadito la disponibilità a intraprendere questo percorso, lo ha fatto mettendo sul tappeto alcuni problemi concreti che ci auguriamo abbiano risposte adeguate. Ci sorprende favorevolmente anche l’adesione della “Casa delle libertà” di Rio Marina la quale tuttavia, prima con un intervento assai becero del rappresentante dell’UDC poi con il comunicato congiunto della casa delle libertà, se la prende con Danilo Alessi il quale, a nostro avviso, ha il merito di essere stato e di essere uno dei dirigenti politici elbani più coerenti, più preparati, e che più di altri ha creduto in questo processo. Chiedere conto al Sindaco Bosi, anche polemicamente, del cambiamento della sue opinioni in merito a questo tema, (prima provincia dell’arcipelago, ora comune unico minerario) non è un delitto di lesa maestà ma un tentativo di capire meglio quanta convinzione c’è su questa nuova e interessante posizione. E’ necessario capire anche i motivi dei comportamenti di alcuni amministratori pubblici aderenti alla casa delle libertà, quali l’assessore della C.M. Martorella, che hanno un singolare modo di manifestare la propria adesione al comune unico, infatti Martorella facendo eseguire la pulizia dei fossi, per conto della Comunità Montana, esaurisce, la sua propensione al comune unico, con l’interruzione dei lavori, al confine con il Comune di Rio nell’Elba, recando più danno che beneficio. Sappiamo che è una piccola cosa ma è significativa di una mentalità dura a morire. E’ invece molto più importante vedere cosa succederà nella prossima assemblea della C.M. Se si insisterà nel riproporre una giunta che ha fallito clamorosamente il suo mandato, specialmente sul tema dell’associazione dei Comuni, compito principale che la legge affida alle Comunità Montane, qualche dubbio sulla convinzione di certe proposte crediamo sia legittimo. Questo non toglierà niente al nostro impegno, poiché siamo convinti di interpretare una volontà diffusa ed una necessità vera dell’isola d’Elba. Il centro sinistra ha indicato in modo chiaro attraverso iniziative e documenti quale è la propria direttiva di marcia verso la semplificazione istituzionale,iniziare dalla pari dignità tra i Comuni, esaltare tradizioni, identità, associarsi, per dimostrare che i comuni insieme possono fare di più e meglio di quanto non fanno da soli fondersi se alla fine di questo percorso virtuoso vi saranno risultati positivi tangibili, insomma tutt’altro che processi di annessione pensati da qualcuno e temuti da altri, si tratta al contrario di regole e di scelte che devono coinvolgere l’intera popolazione dell’Isola d’Elba. Apprezziamo queste timide aperture di esponenti del centro destra ci attendiamo che a queste manifestazioni di volontà corrispondano atti e comportamenti concreti a partire dalla prossima assemblea della Comunità Montana.


rio marina porto

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rio elba piazza

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