Per far capire quel che si dice in una classe composta da molti ragazzi ci vuole chiarezza e molta pazienza, dato per certo che si conosca quello che si spiega. Si sa che non tutti gli studenti sono eguali, c’è chi matura prima e chi dopo, c’è afferra prima i concetti spiegati e c’è chi fatica a seguire le concatenazioni di un ragionamento, talvolta anche semplice. Non per questo bisogna abbattersi, anzi, la vera soddisfazione di un insegnante è data quando anche l’ultimo, il più, per così dire, acerbo dei suoi allievi riesce a fare proprio un concetto, a rappresentarsi una idea astratta, a sviluppare da solo altre idee. Ebbene, proprio perché qualcuno (per fortuna pochi), forse per disattenzione o forse per immaturità, non ha ancora afferrato che il comune unico, o dell’Elba che dir si voglia, non verrà emanato da un granduca o da un vescovo, non arriverà da un’astronave aliena, non sbarcherà da una nave pirata e non verrà portato dalla cicogna, credo sia bene ripetere che, fate attenzione: 1. Il comune unico sarà istituito solo e soltanto se gli elbani (tutti quelli che lo desiderano purchè godano del diritto di voto, non solo i sindaci) si esprimeranno a maggioranza a suo favore. 2. Perché gli elbani possano esprimersi pro o contro è necessario indire un referendum 3. Per indire un referendum si sta costituendo un comitato. Ricordate bene che “costituire un comitato per il referendum sul c.u.” è diverso da “istituire un c.u.” Spero davvero di essere stato chiaro. Domani interrogo. Prof. Ignoto Mitile Anche solo a leggere questo giornale .. domani fioccheranno i 2 e gli "impreparato"
laurea tocco