Con tutta probabilità tentavano, nella notte tra martedì e mercoledì, un colpo “importante” e ci sarebbero riusciti dopo aver raggiunto (passando per un tetto) l’ingresso secondario della gioielleria “Lo Scrigno” di Marina di Campo, se la porta che avevano attaccato non fosse stata adeguatamente blindata e provvista di un dispositivo che al tentativo di effrazione ha fatto scattare il segnale d’allarme nella vicina Stazione dei Carabinieri. I malviventi a quel punto hanno deciso di tagliere immediatamente la corda prima dell’arrivo dei militari dell’Arma, anche se scappavano mani non del tutto vuote. In precedenza infatti erano riusciti a rubare 28 orologi (per un valore di circa 2.500 euro) che erano esposti nelle vetrine all’esterno della gioielleria, che sono state forzate con una tecnica abbastanza ingegnosa: cioè semplicemente rimuovendo le lampade nella parte superiore e “pescando” gli orologi ad uno alla volta dal foro che alloggiava le lampade. Evidentemente gente di “mestiere” che non si esclude possa essere la stessa che in precedenza aveva colpito il ristorante “Da Pilade” di Capoliveri e successivamente nella notte tra Mercoledì e Giovedì l’edicola posta in piazza Citi presso l’incrocio delle Ghiaie di Portoferraio, dove i ladri hanno avuto vita più facile, riuscendo ad entrare nella “veranda” esterna al locale semplicemente tagliando il telone che la chiudeva impossessandosi anche in questo caso di merce per circa 2500 di valore.
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