Se puntiamo sulla dissociazione molecolare occorre che lo Stato preveda degli standard più bassi per la "differenziata" in tutti i comuni elbani. La disaggregazione dei rifiuti è una tecnologia innovativa che consente di gestire il problema dei rifiuti facendoli diventare una fonte di approvvigionamento energetico. Accantoniamo, per un momento, le difficoltà create da Papi sul Buraccio, ma quell’impianto potrebbe essere destinato alla dissociazione molecolare. Ciò significa meno rifiuti trasportati in continente con un notevole risparmio sia nei trasporti (marittimi e terrestri), sia nei costi del conferimento alla discarica di Scapigliato (Rosignano Marittimo) e alle aziende riciclatici, nonché un guadagno dovuto alla vendita dell’energia elettrica e termica prodotta. Tuttavia l’impianto richiede una massa di rifiuti che sull’isola non può essere raggiunta qualora venga incrementata la raccolta dei rifiuti solidi urbani distinta per tipologia (carta, plastica, vetro, umido) eccetera, come dichiarato dal presidente di Esa. La "differenziata", fra l’altro, nel 2012 dovrà raggiungere la quota del 65% pena il perdurare del pagamento dell’ecotassa. Noi Cittadini dell’Elba vogliamo regole di misurazione dei servizi più basse e sostenibili dalle comunità isolane.
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