Torna indietro

A Sciambere: Scherza coi fanti ...

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 04 dicembre 2002

L’altro giorno, passando per strada, una nostra collaboratrice ha afferrato con la coda dell’orecchio un discorso che riguardava questo giornale e più particolarmente questa rubrica. Il relatore del crocchio ha terminato sghignazzando: “.. e protettore degli inNocentini”, riferendosi con tutta evidenza alla tirata che abbiamo riservato a Frate Alberto Fratti da Stiopparello, per il quale calza a pennello, l’antico rimato detto: “Ma dove vai senz’ombrello?”. Ci siamo dunque fermati a riflettere, probabilmente avevamo di nuovo esagerato, inducendo con i nostri giocosi discorsi a pensare che un amministratore avesse a cuore molto più del dovuto le sorti economiche di un imprenditore. Dobbiamo darci, come qualcuno ci ha pure amabilmente suggerito qualche minuto fa (lo pettineremo con calma), una regolata. Come dice il proverbio: scherza coi fanti ma lascia stare i santi. Tra l'altro giova, per la serie "pillole di cultura" ricordare che il detto è molto datato e che col "fante" non si intende, come sarebbe più semplice pensare, "soldato di Fanteria", bensì "bambino"; ragione per la quale potremmo riscrivere il proverbio: "Scherza coi bambini ma lascia stare gli inNocentini, (e soprattutto - ci verrebbe da aggiungere - non scherzare coi quadrini!) Accettiamo l'invito. Mica si possono scrivere cazzate, come dire che possedere (direttamente o meno) tre su quattro supermercati in una cittadina è una cosa che manda bellamente affanculo il concetto di concorrenza e libero mercato! Mica si può malignare sul fatto che casualmente il medesimo possessore è un grande elettore dell'amministrazione in sella! Mica si può fare un'inchiesta per capire quale amministratore abbia versato calde lacrime sulla chiusura del discount DICO! Mica ci si può stupire che una grande (ed in Italia democratica)associazione di categoria che teoricamente dovrebbe difendere il libero mercato ed ancor di più gli esercenti (specie quelli piccoli), sul piano del commercio portoferraiese abbia fatto scelte che favorivano la concentrazione monopolistica (o quasi)delle vendite, peraltro in settori di primaria importanza sociale! Viviamo in una Elba ricca e nella migliore delle Portoferraio possibili, in queste condizioni non si debbono disturbare i manovratori con proteste, critiche o peggio seminando velenosi sospetti! Come diceva quella quella canzoncina dell'avanspettacolo? ah sì: "Tutto va ben madama la marchesa tutto va ben, tout va très bien!"