La richiesta - che riguardava tutti gli atti di regolazione dell'accesso all'esercizio di servizi di linea nel porto di Piombino - e' stata infatti respinta con la duplice motivazione dell'assenza di un pericolo di danno rilevante e non risarcibile - in quanto invece marginale per la compagnia nell'ambito delle rotte esercitate - e della soccombenza dell'interesse della Corsica Ferries rispetto a quello pubblico allo svolgimento dei servizi di linea autorizzati. Costituiti in giudizio anche il Ministero dei Trasporti, la Toremar, la Moby e la Blu Navy. “Questa decisione - dicono Guerrieri e Mancuso - non esaurisce certo la questione ma e`un'importante segnale nei confronti delle lamentate irregolarità. Continueremo il lavoro con serieta, correttezza ed nel perseguimento dell'interesse pubblico, con la rafforzata convinzione della necessita' di regole che riconducano le pretese delle compagnie, legittime dal punto di vista privato, in un quadro di pari condizioni per tutti gli aspiranti operatori. Oggi riteniamo ristabilita un po' di verità e ed obiettività sul valore e la legittimita' di regole fondamentali e innovative messe in discussione da toni spesso esasperati e inquisitori e tutto questo non puo' che essere una piccola vittoria per tutti coloro che hanno realmente a cuore l'interesse dell'Elba"
Porto di Piombino da nave