Tra tutti i tralicci per la telefonia di cui recentemente è stata "guarnita" Portoferraio, il destinato a scatenare il maggior putiferio pare essere quello che si sta realizzando al Puntale dell'Acquaviva, sull'argomento registriamo oggi la nota dei Verdi dell'Isola d'Elba che riproduciamo qui di seguito: La vicenda delle antenne che spuntano come funghi , soprattutto nelle città medicea, a causa del decreto Gasparri e grazie alla ignavia dell’ amministrazione di Portoferraio che non si oppone (e perché dovrebbe , quando in presenza di legislazioni meno permissive ha aperto la strada ad antenna selvaggia?) è l’esempio concreto dell’ interesse di pochi (i gestori) che prevale contro quello (alla salute e paesaggistico-turistico) della stragrande maggioranza dei cittadini e dell’ ecomia locale. Impianti sportivi e angoli romantici, edifici storici e centri abitati sono le nuove basi di un inquinamento elettromagnetico e di un abbrutimento estetico e antituristico che serve solo ad arricchire i gestori , poiché i telefoni funzionavano bene anche senza le nuove antenne. PROPOSTE 1) Se il problema sono le entrate per il Comune, si può agire sul fronte della spesa, ad esempio pagando meno i consulenti, si può rinunciare alle entrate elettromagnetiche; 2) Inutile illudersi:il Comune di Portoferraio ha già dimostrato di fregarsene del parere dei cittadini, delle migliaia di firme contro queste dislocazioni delle antenne; se le uniche zone franche dall’ arroganza dei gestori della telefonia mobile sembrano essere solo le aree protette, acceleriamo le procedure dell’ entrata di tutta l’ Elba e l’ Arcipelago nel Parco: oltre ai vantaggi economico-ambientali dell’ operazione , avremo anche quelli di poter decidere se e dove mettere impianti di dubbia salubrità nel nostro territorio. Amministratori , se ci siete , battete un colpo.
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