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Comitato Elba Sanità: ancora gravi carenze organizzative sulle liste d’attesa.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 13 ottobre 2010

Il Comitato Elba Sanità oltre che denunciare, come ha fatto sul suo blog, il grave disservizio che riguarda in particolare le liste d’attesa per la diagnostica e le visite specialistiche, con il seguente articolo intende argomentare meglio tale denuncia a seguito anche della risposta della Direttrice Generale usl 6 Dott.ssa Calamai comparsa su Tenews. Lei stessa negli incontri avuti recentemente con le Istituzioni elbane, denunciava tale carenza organizzativa ripromettendosi di provvedere in tempi rapidi alla sua risoluzione. E’ una problematica che si ripresenta periodicamente ormai da anni a cui fino ad ora non è stata data, però, alcuna risposta definitiva. Riteniamo che il tempo delle promesse e delle parole sia ormai esaurito e pretendiamo subito soluzioni. Eppure leggiamo nella Carta dei Servizi per la Sanità della Regione Toscana che il limite massimo per ottenere l’esecuzione di accertamenti o visite è di trenta giorni, oltre i quali l’Azienda è costretta a risarcire l’utente con la cifra di € 25,00. Uno stesso decreto ministeriale in approvazione nelle prossime riunioni della Conferenza Stato-Regioni prescrive per le urgenze un tetto massimo di attesa di 72 ore, per quelle brevi 10 giorni , 30 giorni per le visite, 60 giorni per accertamenti diagnostici qualora ci possa essere differibilità, imponendo alle Regioni il rispetto di questi termini per evitare che il cittadino debba rivolgersi a strutture private con pesante aggravio di costi. Questo vuole essere l’espressione della precisa volontà di mantenere tutte le prestazioni sanitarie rigorosamente pubbliche come in effetti riteniamo che debbano essere; di contro tale volontà deve essere, però, accompagnata anche dall’impegno di non far mancare le risorse necessarie al sistema sia da parte del governo nazionale che viceversa sta riducendo i trasferimenti agli Enti locali, sia da parte di quello regionale soprattutto verso una migliore razionalizzazione del servizio per l’utenza e con una lotta serrata contro tutti i possibili sprechi. Ultimo esempio, come riportato sulla stampa locale, è quello occorso ad una nostra cittadina a cui è stata prescritta dal medico di medicina generale una ecografia del collo e una visita endocrinologica. La prima data disponibile per l’ecografia è stata il 3 marzo 2011 presso l’Ospedale Elbano, per la visita di controllo il 24 marzo 2011 presso l’Ospedale di Cecina. Per ottenere tutte e due le prestazioni richieste presso il nostro nosocomio addirittura la prima data disponibile è stata quella del 5 maggio 2011. Anche se l’appuntamento avesse avuto il carattere della differibilità siamo fuori da qualsiasi ragionevole parametro. Numerosi altri casi di questo genere si sono già verificati. Questo non è più accettabile. Non è accettabile per i cittadini sottoposti ad un comprensibile stress a causa della lunga attesa per una risposta relativa al loro stato di salute, altrimenti costretti a ricorrere al privato; non è accettabile per un Servizio sanitario che si propone giustamente, come affermava ripetutamente l’Assessore alla Sanità della Regione Toscana Dott. Scaramuccia, di incrementare le prestazioni di medicina preventiva proprio per ridurre e razionalizzare i propri costi in vista sia dell’aumento dell’aspettativa di vita della popolazione, sia del suo incremento demografico. Noi continueremo comunque la nostra ferma battaglia denunciando sempre qualsiasi negligenza ci venga comunicata dai nostri cittadini per trasmetterla a chi istituzionalmente ha il dovere di offrire prestazioni sanitarie sia di qualità, sia soprattutto tempestive, adeguate ed appropriate per un paese civile come il nostro.


ospedale sala operatoria

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