Il viaggiatore, cioè il turista di qualità, cerca un’esperienza di relax, benessere e avventura che produca emozioni e ricordi, cerca un ambiente fatto dei colori, sapori, suoni e atmosfere che caratterizzano un luogo e nessun altro. L’Ambiente, nel senso più ampio del termine, è la principale risorsa del comparto turistico, ed è evidente che oggi un territorio che operando con superficialità non tuteli il proprio patrimonio ambientale è destinato a rimanere ai margini dell’offerta turistica. E’ noto il calo sensibile del turismo negli ultimi anni, ed anche il fatto che i soggiorni sono sempre più ridotti, pertanto dobbiamo chiederci se siamo davvero riusciti ad offrire l’intera ricchezza del nostro territorio. In chi “passa per caso” dobbiamo alimentare il desiderio di trattenersi, dobbiamo offrire motivi per preferire il nostro territorio ad altre mete. La qualità dell’offerta potrebbe consistere prioritariamente nel: - Destagionalizzare, ridistribuendo le presenze nell’arco di un numero di mesi maggiore. Ciò andrebbe a vantaggio della qualità della vita dei residenti e degli imprenditori del turismo che avrebbero maggiore capacità di offrire cordialità, convivialità ed un migliore servizio, ed a vantaggio del relax dei visitatori. Per farlo è necessario offrire alternative al mare ed incentivare gli albergatori a rimanere aperti più a lungo dopo la stagione estiva; - Riqualificare il territorio, curando costantemente l’igiene ed il decoro dei paesi e valorizzando gli scenari dei lungomare, dei giardini e delle piazze, così da dare un’immagine di creatività e bellezza, nonché nel selezionare brevi percorsi tematici percorribili a piedi nei dintorni dei paesi e facilitarne la fruibilità; - Formare i Vigili urbani (ed i commercianti) in maniera tale che abbiano un’ approfondita conoscenza del territorio e la padronanza almeno della lingua inglese per fornire le indicazioni principali ai visitatori e che collaborino a risolvere le difficoltà di “orientamento” degli ospiti; - Organizzare punti di informazione dotati di personale, materiale informativo e mappe anche in lingua inglese e tedesca, come quello già presente a Pomonte, l’unico da Marina di Campo a Marciana Marina, ed inspiegabilmente rimasto inattivo nelle ultime due stagioni, dopo che la precedente Amministrazione ne aveva ottenuto l’apertura dopo un defatigante percorso. E’ possibile che tali azioni possano alimentare nei residenti un rinnovato orgoglio di appartenenza al territorio ed innescare un meccanismo di comportamenti virtuosi che nel tempo farebbero rifiorire località trascurate.
pasquale berti nuova