Assemblea del personale della scuola elbana con durissimo documento conclusivo Insegnanti e personale ATA dell'Elba non ci stanno più a tappare i buchi gelminiani
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : giovedì, 16 settembre 2010
E’ stata senza dubbio coronata da pieno successo l’assemblea “anti-Gelmini” del personale scolastico elbano organizzata mercoledì a Portoferraio dalla CGIL, Cobas ed Unicobas, alla quale hanno partecipato anche lavoratori di diversa estrazione sindacale. Un successo non solo sotto il profilo partecipativo (la Sala della Provincia è arrivata a contenere circa duecento persone) e per i moltissimi sentiti interventi venuti dalla platea che sono proseguiti fino al termine della mattinata, ma soprattutto perché i lavoratori hanno approvato ad una larghissima maggioranza (i contrari/astenuti si contavano sulle dita di una sola mano) un documento di impegno ad una risposta radicale ai provvedimenti di un governo che porta avanti una linea di immiserimento della scuola elbana e di licenziamenti di massa dei lavoratori, contrabbandandola per innovazione. Il documento recita che l’assemblea ha annunciato che i lavoratori sono determinati a: - Non accettare ore superiori a quelle previste dal contratto nazionale; - Non essere disponibili a sostituire con ore eccedenti o diversa organizzazione del lavoro i colleghi assenti; - Astenersi da tutte le attività non obbligatorie; - Astenersi dalle prestazioni orarie aggiuntive per far fronte alle difficoltà organizzative derivanti da riduzioni di organici. “… in nome della solidarietà – recita un passo del documento - e per dare dignità e opportunità agli oltre 200 lavoratori precari della nostra provincia che rischiano di non lavorare, chiediamo ai lavoratori della scuola di rinunciare, in questo momento di crisi, alle ore eccedenti il proprio orario di cattedra e alle prestazioni aggiuntive “ Come dire che alunni e famiglie potrebbero molto presto capire sulla propria pelle che cosa realmente, in termini di servizi scolastici erogabili ed erogati, comporta la sciagurata politica dei tagli, i cui nefasti effetti, non possono essere più neppure parzialmente compensati dai disagi e dai sacrifici a cui è sottoposto il personale scolastico residuale.
Assemblea insegnanti 15 10 2010