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Alessi: ai miei frettolosi censori Ciumei e Marini spiego meglio che ...

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 31 agosto 2010

Forse non mi sono spiegato bene. A chi vaneggia di futuribili ed improbabili casinò o porti franchi, perseguendo l'obiettivo di un non meno improbabile ma certamente devastante incremento demografico di dimensioni maltesi, mi sono limitato ad esprimere il mio dissenso (si può?) e ad avanzare alcune proposte,molto concrete e terrene, su cui convergere forze e risorse per realizzarle. A Ciumei e a Marini, che mi chiamano impropriamente in causa, mi permetto di dire che con le polemiche pretestuose non si va da nessuna parte. Io non ritengo che la Regione sia nemica dell'Elba, perché così non è, ma ciò non mi impedisce di esprimere pubblicamente la mia critica su quanto non condivido, sollecitando maggiore sensibilità e attenzione alle problematiche dell'Arcipelago. Cosa che invece non mi pare avvenga nei confronti del Governo da parte dei sindaci del centrodestra, un Governo preoccupato solo di tagliare risorse e servizi, anche nei territori come il nostro già fortemente penalizzato dalla condizione insulare. Né, mi sembra che sia emersa un'alta dimostrazione di autonomia di giudizio nei confronti di un libro, quello del Bosi, che da Marini, Ciumei e compagnia bella è stato assunto come un nuovo vangelo e ogni parola come oro colato. La mia idea dell'Elba è profondamente diversa da quella di Bosi, e anche di Barbetti e di quanti li sostengono, per non parlare di Papi, rinchiuso nel bunker del suo comune. Per questo so che sarà difficile trovare un'intesa seria su un progetto condiviso, ma per come è oggi l'Elba non c'è altra strada se non quella di fare il possibile e, forse, qualcosa di più, affinché prevalgano le convergenze sulle divisioni. Ho accennato di far fronte comune affinché la proposta di legge a favore delle isole minori possa essere al più presto approvata e finanziata avvalendoci delle grandi potenzialità che essa contiene. Ho sollecitato la costituzione di un comitato, aperto a tutti quelli che ci stanno, per avviare le procedure di un referendum consultivo allo scopo di passare dalle parole ai fatti nella costituzione di un comune unico. Ho suggerito, in sintonia con Fedeli, vicepresidente del Consiglio regionale (IDV), di chiedere alla Regione la istituzione di un apposito ufficio per la trattazione delle problematiche dell'Arcipelago. Proposte semplici, chiare, fattibili: possiamo cominciare da qui, senza trascurare, ovviamente, l'emergenza trasporti, sanità, rifiuti, acqua, i servizi essenziali per chi ci vive e per chi ancora sceglie la nostra isola per le sue vacanze, mettendo in campo un impegno, unitario serio, forte, consapevole? Abbiamo il dovere di provarci, prima che il declino divenga davvero irreversibile.


danilo alessi

danilo alessi