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Torre Marinese: il Comune chieda subito al Demanio l’esclusione dal trasferimento

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 14 luglio 2010

Leggiamo che il Sindaco di Marciana Marina, dopo aver fatto di tutto per screditare chi voleva restituire la Torre all’uso pubblico, ora richiama all’unità ed al superamento delle divisioni che lui ha creato. Prendiamo atto volentieri del suo ripensamento e ci dichiariamo fin d’ora dispostissimi a collaborare con quella Commissione consiliare sulla Torre che non è mai stata convocata da quasi un anno e mezzo. Invitiamo quindi il sindaco a riunire urgentemente questo organismo voluto e votato all’unanimità dal suo Consiglio Comunale e a convocare successivamente e urgentemente lo stesso Consiglio per chiedere l’esclusione della Torre dal trasferimento, cioè dai beni alienabili, così come prevede il D .Lgs. 28 maggio 2010, n. 85 - Attribuzione a Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni di un proprio patrimonio ai sensi dell’art. 19 della Legge 5 maggio 2009 n. 42 – Adempimenti. Infatti, il Direttore dell'Agenzia del Demanio, Maurizio Prato, in attuazione delle previsioni introdotte dal D.Lgs. 28 maggio 2010, n. 85, recante - Attribuzione a Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni di un proprio patrimonio ai sensi dell’art. 19 della Legge 5 maggio 2009 n. 42 - ha emanato il 24 giugno una circolare (prot.2010 24340 –«a tutte le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, agli Enti pubblici destinatari di immobili statali in uso governativo e alle Agenzie di cui al decreto legislativo n. 300/1999, relativamente all’obbligo dei predetti soggetti di comunicare all’Agenzia del demanio, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del citato decreto, l’elenco dei beni di cui richiedono l’esclusione dal trasferimento». La circolare specifica che «La norma in parola, nell’individuare le tipologie dei beni statali che possono essere attribuiti a titolo non oneroso a Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni esclude espressamente dal trasferimento, tra fli altri, gli immobili (di patrimonio, demanio marittimo, etc) utilizzati per comprovate ed effettive finalità istituzionali delle Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, dagli Enti pubblici destinatari di immobili statali in uso governativo e dalle agenzie di cui al decreto legislativo n.300/1999 (cfr. art.5). Al riguardo, il legislatore ha previsto l’obbligo dei predetti soggetti di comunicare, entro 90 giorni, dall’entrate del D.Lgs 85/2010 (e dunque entro il 23 settembre 2010) all’Agenzia del demanio, l’relenco dei beni di cui richiedono l’esclusione». Dunque, ci sono poco più di due mesi (ma con le ferie di agosto in mezzo) per chiarire definitivamente l’opposizione del Comune al trasferimento, e questo lo si può fare solo indicando un progetto di utilizzo pubblico, cosa che avrebbe dovuto fare la Commissione mai convocata, tutto il resto sono solo chiacchiere e depistaggi per coprire le pesanti responsabilità politiche che hanno portato a questa situazione e “tecniche” dei consulenti del Sindaco che troppo spesso si sono rivelati più dalla parte degli occupanti abusivi della Torre che da quella dei cittadini di Marciana Marina. I margini di manovra esistono ancora. Infatti la circolare del Direttore dell’Agenzia del Demanio recita: «Sul sistema sarà sin da subito disponibile un primo elenco di immobili appartenenti al patrimonio dello Stato e al demanio storico-artistico già in uso governativo, elaborato sulla base degli elementi informativi a disposizione di questa Agenzia. Codeste Amministrazioni dovranno verificare la correttezza all’attualità di tale elenco, nonché integrare lo stesso con gli utilizzi non presenti e con gli immobili non ancora in uso per i quali è in corso l’iter procedurale per l’assegnazione». La circolare spiega che «La trasmissione degli elenchi debba essere adeguatamente motivata. A tal fine, nel sistema sarà prevista un’apposita sezione nella quale sarà possibile evidenziare le ragioni per le quali si chiede l’esclusione del bene da quelli oggetto di trasferimento. In particolare, con riferimento agli immobili già utilizzati, codeste Amministrazioni vorranno confermare il permanere dell’interesse ai fini istituzionali, mentre nell’ipotesi di beni non ancora in uso, è necessario che vengano precisati: le specifiche esigenze che giustificano la richiesta di nuovi locali, l’eventuale risparmio di riduzione degli oneri per locazioni passive e la possibile razionalizzazione degli spazi. Il Direttore del Demanio (…). Il Direttore Prato conclude avvertendo che «Il notevole impatto della norma e gli effetti conseguenti all’attività da porre in essere impongono a tutti i soggetti coinvolti un’azione precisa e rigorosa, nel pieno rispetto delle tempistiche previste», proprio quello che fino ad oggi non è successo con la Torre di Marciana Marina. La scadenza del 23 settembre per la compilazione del sistema con tutte le informazioni richieste è infatti inderogabile perché il demanio informa che «Il mancato aggiornamento dell’applicativo nei termini soopra delineati non consentirà a questa Agenzia di porre in essere – entro i successivi 45 giorni e previo parere della Conferenza Unificata – l’adempimento imposto dalla norma, di redigere e rendere pubblico, con provvedimento direttoriale e mediante pubblicazione sul proprio sito internet, l’elenco completo dei beni sottratti al trasferimento con indicazione delle relative motivazioni». Quindi, il sindaco convochi subito la Commissione Torre per definire quel progetto di utilizzo che servirà a dimostrare che il Comune è l’istituzione che, meglio di qualsiasi altra, potrà assicurare la valorizzazione e la fruibilità del monumento nel rispetto del Codice dei Beni Culturali approvato dal Parlamento nel 2004. Contestualmente acquisisca il parere del tecnico dell’Avvocato Golini, titolare dello studio che fu di Paolo Barile, che su incarico del’allora Sindaco De Fusco nel 1995 ha seguito la vicenda della Torre nei tre gradi di giudizio ed ottenuto una sentenza della Corte di Cassazione sull’annullamento del contratto di vendita ai privati. Proprio in base a queste sentenze si potrà affermare senza tema di smentite che la Torre è un monumento di interesse storico e artistico, anche se non inserito finora in alcun elenco ufficiale, e come tale inalienabile per disposizione del Codice Civile. Chiediamo che alla fine di questo percorso venga convocato un Consiglio Comunale aperto che informi la cittadinanza di quale sarà il destino della Torre come Bene Comune. La lettera del Demanio può essere letta integralmente su internet: http://www.agenziademanio.it/export/download/demanio/accordiProtocolliIntesa/NOTA_PROT._N._24320_DEL_24.06.2010.pdf


marciana marina torre e porto 2009

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