Il Garante per la privacy ha dichiarato che in Italia è a rischio la libertà di stampa. Già lo si sapeva, ma oggi lo dichiara una figura autorevole. Il Garante interviene in tutti i settori nei quali occorre assicurare il corretto trattamento dei dati personali cosicché il diritto alla riservatezza di ognuno di noi, diritto fondamentale, venga tutelato. In diritto alla riservatezza deve però trovare un equilibrio con il diritto all’informazione, e la stampa dovrebbe essere libera di poter compiere la propria “missione”, informare le persone, renderle consapevoli di cosa avviene loro intorno e lasciare loro il diritto di indignarsi, protestare. Invece, il Governo Berlusconi, mettendo in atto un vero e proprio stravolgimento della Costituzione intende vietare a priori l'informazione sui contenuti delle intercettazioni disposte per le inchieste giudiziarie, di fatto preoccupandosi di proteggere soggetti la cui vita dovrebbe essere trasparente per tutti noi, viste le funzioni che rivestono. “Chi comanda ha da render di conto” dice Padron ‘Ntoni ne “I Malavoglia” di Verga (1881). E’ di oggi anche la notizia che un altro privilegio potrebbe essere concesso al premier ed ai Ministri, la sospensione dei processi a loro carico iniziati prima dell’assunzione dell’incarico al servizio di noi tutti. Siamo sconcertati, dal punto di vista etico il Premier ed i Ministri dovrebbero dare l’esempio, la loro condotta è alla base del comportamento del popolo; invece compiono “malefatte” e dopo si adoperano a spese nostre per “autoconservarsi” al loro posto; a Kabul ci mandano i figli degli altri ed i loro li piazzano nei Consigli regionali senza che essi abbiano alcun merito, se non l’ignoranza; gli stipendi bloccano quelli di chi ogni mattina va a lavorare e già fa fatica ad arrivare a fine mese; ……ma “il furto della libertà di conoscere” e di poter decidere consapevolmente il nostro futuro è quanto di più grave esista, in un Paese che dovrebbe essere libero. Chiediamo quale sia il pensiero di un’Amministrazione che ha fatto del motto “Berlusconi per Bulgaresi” la propria bandiera. Chiediamo rassicurazioni chiare ed oneste in merito al fatto che codesta Amministrazione non segue e non seguirà il “modus operandi” vergognosamente vigente a livello nazionale. Chiediamo che codesta Amministrazione si dissoci dai comportamenti anticostituzionali, incivili, e discriminatori messi in atto dall’attuale Governo. Restiamo in attesa di pubblica risposta.
Pasquale Berti