Torna indietro

Gattaia, la Giunta di Portoferraio risponde alle critiche

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 01 luglio 2010

Sulla vicenda della Gattaia è necessario fare un po’ di chiarezza, anche in ordine ad alcune recenti prese di posizione riportate dalla stampa. In primo luogo è bene precisare che riaprire continuamente il confronto su questioni già oggetto di ampio dibattito in passato, per quanto assolutamente legittimo, non appare molto produttivo. Abbiamo il massimo rispetto dei punti di vista di illustri studiosi come il prof. Battaglini o il prof. Vanagolli. Rispettiamo altresì il punto di vista di Gente Comune, che preannuncia addirittura interrogazioni parlamentari al Ministro dei Beni Culturali se la demolizione del bene non ci sarà. Tutto questo, però, oltre che essere fuori tempo massimo, appare sterile, perché prescinde dalla realtà. Verrebbe da chiedersi se in taluni casi nasce per il mero gusto di far polemica. Il progetto di restauro presentato dalla Provincia, infatti, ha tutte le autorizzazioni necessarie, compresa quella della Soprintendenza. Ma soprattutto bisogna ricordarsi che fin dagli anni novanta quest’ultima ha sempre escluso la possibilità della demolizione dei volumi esistenti. La questione fu chiarita definitivamente nel 2007-2008. Con nota del 20 dicembre 2007, indirizzata al Soprintendente Malchiodi, il Sindaco chiese una precisa indicazione in proposito. In particolare ricordò come il recupero dei volumi fosse oggetto di dura polemica politica, poiché vi era chi sosteneva che assai più proficuamente si sarebbe potuto procedere alla demolizione totale o parziale dell’immobile, riscoprendo l’antico piede della fortezza medicea. Il sindaco chiese “al fine di evitare un dibattito impazzito sul recupero di tale immobile”, una “espressione di parere in ordine alla possibilità di demolire anche parzialmente il bene in oggetto”. Con nota del 10 gennaio 2008 rispose il Soprintendente Malchiodi, precisando che –citiamo testualmente- “non si può che confermare quanto espresso in precedenza e cioè che non è pensabile di poter procedere alla demolizione del complesso denominato ‘la Gattaia’ perché, anche se la denominazione con la quale oggi è conosciuto è riduttiva e fuorviante, siamo in presenza di un brano che costituisce parte integrante delle addizioni lorenesi alle Fortezze Medicee. Si tratta inoltre di prendere atto che la ventilata demolizione lascerebbe mutilata la porzione inferiore del Bastione della Cornacchia, con tutte le problematiche che ne conseguirebbero”- La risposta del Soprintendente non lascia adito a dubbi. Comune e Provincia hanno fatto, quindi, la migliore scelta possibile in rapporto alle circostanze, hanno trovato un percorso rapido e virtuoso per realizzare gli investimenti, hanno immaginato una gestione fondamentale per il rilancio della città, hanno costruito un rapporto fatto di solide e proficue intese istituzionali, hanno pensato ad un’area dove realizzare la sede dell’Agenzia per il Turismo, collocata, anche attualmente, in una posizione a dir poco infelice, con enorme danno per tutto il territorio, ma anche una sala conferenze, un front-office per i visitatori, dei servizi per l’approdo, uno show-room ed un book-shop, con una forte presenza da parte del Comune all’interno della struttura. Certo, con il partito del NO, che si schiera regolarmente contro ogni cambiamento, qualsiasi ragionamento di buon senso va a farsi benedire; ma tutto questo non può e non deve appartenere alla nostra cultura politica ed istituzionale. Tanto più quando si tratta di realizzare una parte importante di quel “Programma Centro Storico”, senza il quale il turismo culturale non avrà un futuro. Un progetto che dovrebbe essere di tutti, al di là del colore politico. Perchè Portoferraio ha bisogno di crescere, di scegliere, di decidere, di fare. Non si può sempre e solo dire no. Rischiamo altrimenti di cadere nella sindrome di Peter Pan, di autocondannarci a non diventare mai grandi.


Portoferraio Gattaia

Portoferraio Gattaia