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Un comune e dieci municipi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 09 ottobre 2010

Tra qualche mese il piccolo comune sarà privato dei suoi compiti fondamentali, e chi si mette di traverso a questo processo può solo produrre dei rallentamenti, ma finirà per esserne investito. Tanto vale prepararsi già oggi a quello che sarà una vero e proprio sconvolgimento istituzionale: superamento degli attuali otto comuni con il mantenimento delle municipalità, a cui affidare i servizi e i presìdi di base. I municipi potrebbero, eventualmente, essere estesi alle attuali frazioni con oltre un certo numero di abitanti (400?). Come si fa a non capire che oramai il comune unico è un passaggio obbligato? Lo impone la recente manovra governativa di correzione dei conti pubblici che obbliga i piccoli comuni alle gestioni associate di alcune funzioni, e dispone per quelli con meno di 30mila abitanti uno stop alla costituzione di nuove società e la loro uscita da quelle al momento partecipate. Ancora più drastica sarà la Carta delle autonomie che prevede la semplificazione e il riordino degli enti territoriali con una forte riduzione, fra l’altro, del numero degli assessori e dei consiglieri comunali.


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