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Informazione e disinformazione sul Regolamento Urbanistico

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 14 settembre 2003

Contro il Regolamento Urbanistico di Portoferraio sono stati annunciati ricorsi al T.A.R. (anche “autorevoli” come quello della Provincia) che potrebbero mettere in discussione delle parti importanti dello strumento urbanistico. Il TAR potrebbe infatti dichiarare alcune norme contenute nel R.U. illegittime determinandone la decadenza, ma la validità generale dell’impianto resterebbe per le norme non oggetto di contestazione. Ma i Carabinieri in Comune di Portoferraio, a sequestrare L’INTERA DOCUMENTAZIONE del Regolamento Urbanistico, non ce li ha spediti il Tribunale Amministrativo Regionale che oltre a non avere la prerogativa di far muovere l’Arma, non è stato ancora investito della questione. I Carabinieri, fatto ci pare senza alcun precedente all’Elba, hanno posto sotto sequestro il Regolamento Urbanistico in ogni sua parte, su mandato della Magistratura Ordinaria che non crediamo voglia verificare tanto la LEGITTIMITA’ “urbanistica”, quanto la LEGALITA’ del processo che ha condotto alla formazione del Regolamento. E se, casualmente, anche un solo passaggio nella costituzione del piano risultasse non perfettamente legale saremmo di fronte alla NULLITA’ dello strumento. E’ bene che i cittadini lo sappiano, così come è bene sappiano che quella del Sindaco Ageno “si è proceduto al sequestro solo perché i Funzionari non erano presenti” è una ottimistica e libera e persino un po' fantasiosa interpretazione dei fatti, non comprendiamo da cosa supportata, visto che non crediamo che nel disposto del Magistrato si faccia riferimento alcuno a presenze o assenze dei funzionari. Tutto ciò per dire che al Sindaco Ageno non dovrebbe essere sufficiente la sicurezza di aver personalmente agito nei crismi della correttezza per invitare i cittadini a “servirsi” di uno strumento urbanistico sul quale, evidentemente, sussiste nella Magistratura almeno qualche dubbio sia di legittimità che di legalità, ergo di futura validità o nullità dello strumento. Se si tiene conto di ciò è almeno avventato il comportamento degli amministratori portoferraiesi che sembrano quasi spingere i cittadini ad affrettarsi a cogliere le magnifiche e progressive opportunità del nuovo strumento urbanistico. Vi lasciamo immaginare lo scenario che deriverebbe da un anche remoto ed eventuale caso di annullamento del regolamento urbanistico, con transazioni in atto o già compiute sulla scorta del nuovo R.U., perché se qualcuno pensasse che il già compiuto sarebbe automaticamente reso legale, si sbaglierebbe di grosso. “Cosa fatta capo ha” è una massima, non un disposto di legge. Chi non vuole correre il rischio di trovarsi con un pugno di mosche o carta straccia in mano o impelagato in lunghi contenziosi con il Comune (che dovrebbe eventualmente rifondere i danneggiati) o altri soggetti, è bene che si dia una calmata, e attenda che le indagini della Magistratura Ordinaria e di quella Amministrativa facciano il loro corso. Questo dovrebbero dire ai cittadini uomini di scienza e di coscienza. Questo non è stato detto dagli amministratori portoferraiesi.


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