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Cinquant'anni di "Buio oltre la siepe"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 15 giugno 2010

Non voglio togliere spazio all'amico Michele, che ci segnala sempre bei libri da leggere ma, poiché da un po' di giorni non si fa che parlare di un libro appena dato alle stampe ed il cui autore è un importante personaggio pubblico nonché presidente di un prestigioso ente (sull'home page del medesimo ente, per giorni, campeggiava la pubblicità del libro e della sua presentazione, peraltro tenuta nei locali sede dell'ente medesimo), vorrei invitare tutti quelli che ancora non lo avessero fatto a leggersi o a rileggersi un vecchio, ma bellissimo libro, che compie in questi giorni mezzo secolo. Infatti, proprio cinquanta anni fa, una giornalista americana Harpeer Lee, amica del grande scrittore Truman Capote, faceva pubblicare quello che poi è rimasto il suo unico romanzo: To kill a mocking-bird (uccidere un usignolo) che in italiano sarebbe diventato (rarissimo caso di un titolo tradotto in maniera completamente libera, ma nello stesso tempo assai azzeccata) Il buio oltre la siepe. Il libro nel modo ha venduto milioni di copie e ha dato origine ad un omonimo film, anch'esso memorabile, con un Gregory Peck straordinario nell'interpretazione di un avvocato di idee liberali nell'Alabama degli anni Trenta. Il romanzo è edito da sempre da Feltrinelli e lo potete trovare sicuramente presso gli amici della libreria Il Libraio di Portoferraio; costa 8 euro, anche 1 euro meno del libro a cui accennavo prima. In questo paese scassato dove fra un po' se, come dicevano i nostri vecchi elbani: “piove di quel che tona”, si arriverà (dopo aver emanato leggi vergognose come l'ultima in materia di intercettazioni, con l'introduzione di misure idonee ad impedire il lavoro dei magistrati e quello della libera stampa,) a selezionare anche quello che si potrà leggere, io mi prenoto già da ora: “il buio oltre la siepe” me lo imparo a memoria ! (Ray Bradbury – Fahrenheit 451)