Cari Compagni e amici, siamo convinti che la Manovra approvata dal Governo Berlusconi e in discussione alle Camere merita una risposta forte e compatta di tutta l'opposizione. Per questo motivo vi scriviamo queste brevi righe e vi invitiamo ad un incontro il giorno 17 giugno alle ore 9:00 presso il Palazzo della Provincia, per discutere su quali iniziative di protesta organizzare per spiegare ai cittadini cosa sta accadendo e per contrastare queste decisioni socialmente insostenibili che la destra italiana sta per mettere in atto. A nostro avviso è il momento di costruire un fronte comune di opposizione che sappia valorizzare tutte le iniziative che forze politiche, sindacati e forze sociali metteranno in campo a Livorno come in tutta la Provincia. Sotto i colpi di una crisi economica, sociale e politica straordinaria, il Governo applica in pieno le più spinte teorie reazionarie e non fa altro che scaricare le proprie responsabilità sui ceti sociali più deboli, sui lavoratori, sui giovani, sugli studenti, sui precari, sui disabili, sulle donne. A nostro avviso è necessario contrastare quanto sta avvenendo e rilanciare un'altra idea di politica economica che, preso atto della crisi del sistema, sappia lanciare una nuova prospettiva e porre le basi per una ripresa del mercato interno e per una diversa concezione dello Stato e del suo ruolo in economia. La manovra attuale, al contrario, non sostiene gli investimenti e l'occupazione e colpisce in particolare i settori pubblici e della conoscenza. Per scuola, università e ricerca, si prospettano ulteriori tagli che si aggiungeranno a quelli già programmati. Diventerà difficile anche la sola gestione ordinaria di scuole e atenei, mentre alla ricerca pubblica si sta negando il futuro mediante soppressioni di enti, smembramenti e la liquidazione delle nostre migliori intelligenze. Situazione complessa anche per le pubbliche amministrazioni: si approfitta della manovra per portare un ulteriore attacco alle condizioni salariali e di lavoro dei dipendenti pubblici. Tra i punti critici per i lavoratori del pubblico impiego, oltre al blocco dei contratti pubblici fino al 2013, degli scatti di anzianità, che avranno una ripercussione negativa sul calcolo pensionistico, evidenziamo il blocco del turn over fino al 2015, il licenziamento del 50% del personale a tempo determinato e il rinvio dei pensionamenti di oltre sei mesi. Certi della vostra sensibilità e preoccupazione su tali provvedimenti vi invitiamo ad un confronto per dare continuità unitaria alle iniziative di protesta con l’obiettivo di sostenere un’opposizione nel Paese che porti il Governo a fare un passo indietro almeno sugli aspetti di iniquità e ingiustizia sociale contenuti nella manovra.
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