Tra le 14 località costiere che si aggiudicano le 5 vele di Legambiente, nella top ten ambientale delle località turistiche italiane spunta anche l'isola di Capraia, che fino a pochi anni fa non era nemmeno presa in considerazione dalla Guida Blu. Ecco la motivazione della concessione delle 5 Vele: «Compresa al 70% nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano è ricca di endemismi terrestri ed è circondata da un'aria marina protetta con punti di immersione splendidi e sorvolati dal rarissimo Gabbiano Corso, dal Falco Pescatore, dalle Berte, dai Marangoni dal ciuffo, tanto che l'Ue inserisce il suo mare in una delle poche Zone di protezione speciali (Zps) per ora esistenti nel nostro Paese. E' la punta avanzata del progetto “Arcipelago Toscano de carbonizzato” e dopo aver completamente bonificato la sua discarica ha un livello di riciclo dei rifiuti abbastanza alto per gli standard delle isole minori mentre l'impianto di pretrattamento dei reflui e la condotta di scarico sottomarino garantiscono la depurazione naturale delle acque. Vero e proprio fiore all'occhiello è il progetto “Un'isola per le scuole” che ha portato nell'isola 500 studenti di istituti superiori veneti e friulani che hanno recuperato la bella rete sentieristica che percorre Capraia da sud a nord. Il Paese è in gran parte ancora intatto, anche grazie al magnifico recupero dell'antico castello di Forte San Giorgio. L'isola offre ancora una cucina tipica a base di pesce e dove sono sorte aziende agricole biologiche molto attente alla tipicità ed alla cura dei loro prodotti». Legambiente Arcipelago Toscano spiega però che «Le 5 vele sono state assegnate a Capraia per tutto questo, ma non nascondiamo la nostra preoccupazione per alcuni recenti episodi edilizi e soprattutto per quanto riguarda il destino dell’ex compendio carcerario, sulla corretta utilizzazione del quale si gioca il futuro ambientale e la qualità del turismo di Capraia». L’Isola del Giglio, che negli anni passati aveva ottenuto 5 Vele, cala a 4 ancora un ottimo risultato ma la poerdita di una vela è dovuta alla politica ambientale (che nella classifica totale conta) della nuova amministrazione comunale si è subito caratterizzata per un rinnovato contrasto al Parco ed all’istituzione dell’area Marina protetta. La stessa comparsa di un esemplare (e più probabilmente due) di foca monaca nel 2009 fu sminuito proprio per la paura di protezioni a mare, si arrivò a dire che si trattava di un foto-montaggio e di un complotto degli ambientalisti. Inoltre le a volte surreali dichiarazioni antiparco del sindaco e di esponenti della nuova maggioranza gigliese si sono sprecate. A 3 vele troviamo quasi tutto il drappello dei comuni elbani: Campo nell’Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio e Rio nell’Elba. Un buon risultato ma che dipende soprattutto dalla bellezza dell’isola e dal suo patrimonio ambientale difeso dal Parco Nazionale e dalle direttive europee. I comuni elbani hanno le potenzialità per fare molto di più soprattutto per quel che riguarda una raccolta differenziata che è ancora a livelli preoccupanti e con una migliore pianificazione territoriale e di gestione ambientale fuori dal Parco. L’unico comune elbano a 2 vele è Rio Marina, al centro di polemiche per le scelte cementificatorie dell’amministrazione comunale, a cominciare dal “Villaggio Paese”, 47.500 m3 di cemento di Stato bipartisan a picco sul mare, dal sacco edilizio in preparazione nella Frazione di Cavo e dall’anacronistica politica dei villaggi turistici che viene riproposta dall’ammnistrazione comunale. La graduatoria finale di Guida Blu è basata sui valori attribuiti a 21 indicatori che raccolgono oltre 100 parametri: Presenza di aree protette; Territorio artificializzato (%); Urbanizzato fascia costiera (%); Qualità e stato di conservazione del paesaggio; Qualità e stato di conservazione delle aree costiere; Produzioni tipiche di qualità; Politiche di valorizzazione dei prodotti tipici locali; Densità turistica; Intensità turistica; Servizi pubblici; Qualità e stato di conservazione delle acque di balneazione; Qualità e stato di conservazione delle spiagge; Qualità e stato di conservazione dei fondali; Presenza e stato di valorizzazione di elementi di interesse non strettamente legati al mare (oltre il mare); Servizi per i disabili; Raccolta differenziata (%); Politiche e iniziative per una gestione sostenibile dei rifiuti; Politiche e iniziative per una gestione sostenibile delle risorse idriche; Politiche e iniziative per una gestione sostenibile delle risorse energetiche; Politiche e iniziative per una gestione sostenibile della mobilità; Impegno complessivo per la sostenibilità del territorio.