La Società Nazionale di Salvamento sezione Isola d’Elba, oltre a soffrire ormai da diversi anni della mancanza di una adeguata sede sociale, più volte promessa, ma mai assegnata, adesso si trova pure a subire l’assurdo paradosso della delibera n. 294 che l’Amministrazione comunale di Portoferraio ha approvato il 18/12/2008. Tale disposizione disciplina le tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali e al punto 1 , comma b, cita: “associazioni sportive dilettantistiche in possesso dei requisiti di cui all’Art. 90 commi 17 e 18 della Legge 289/2002. Riduzione del 70% ….” Fissando poi il noleggio della singola corsia al costo di euro 11 per ogni ora. Conti alla mano, la nostra associazione è costretta a pagare l’ingresso della piscina un prezzo superiore di circa il 400%, rispetto ad un’altra società sportiva per l’utilizzo degli stessi spazi acqua nei quali viene poi praticata la stessa identica attività: la formazione di Bagnino/Assistenti bagnanti. Questo perché la nostra associazione ha purtroppo il “difetto” di essere una ONLUS iscritta al registro regionale, nella sezione provinciale delle associazioni di volontariato e in quello di Protezione Civile, oltre che nello stesso Albo comunale del volontariato. Speravamo che tale “difetto” fosse superabile avendo tra gli scopi sociali del nostro statuto “la formazione fisica degli associati, attraverso l’esercizio di attività sportive” e “lo sviluppo fisico e morale della gioventù” e informare di tale situazione sia in forma scritta che verbale, la Società Cosimo De Medici, il Sindaco, il Vice-sindaco e gli assessorati di competenza, ma a parte la loro piena solidarietà, nulla è stato fatto per risolvere, a nostro avviso, tale anomalia. Così in attesa che la delibera n. 294/2008 possa concedere alle associazioni di volontariato la stessa dignità e pari opportunità, anche quest’anno pagheremo regolarmente la nostra fattura calcolata con il metodo di un peso e due misure. Siamo comunque fiduciosi che per il 2011 , l'Amministrazione comunale di Portoferraio riesca a trovare una soluzione, dimostrando una fattiva collaborazione così come quella avviata con il progetto Salvacuore per la defibrillazione precoce e la cultura del primo soccorso nella comunità.