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Marchetti: "Un accordicchio striminzito. Irrisolti i problemi strutturali del Parco Minerario"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 20 maggio 2010

L’assemblea dei soci della Parco Minerario dell’Isola d’Elba s.r.l. si è limitata a ratificare un’intesa, raggiunta faticosamente, fra il Comune di Rio Marina e Provincia di Livorno. I soci hanno preferito la strada di un accordicchio striminzito che prevede cose ovvie e scontate, oppure l'avvio di procedure imposte dalla legge. Un'intesa che non entra né nei problemi strutturali, né tantomeno mira a rilanciare il ruolo della società, ma si limita a superare le attuali difficoltà gestionali. I soci si sono soffermati unicamente sui problemi contemporanei, sulla gestione dell’esistente, cioè della “bottega”, vale a dire sulle sole e uniche strutture realizzate durante la mia presidenza. Ma io non sono più presidente da oltre tre anni! Speravo, invece, che al nuovo Consiglio di Amministrazione fosse affidato il compito di predisporre, in tempi ragionevoli, un nuovo piano aziendale, ma non è stato così: non sono stati sciolti i nodi, quelli veri! Nel documento, infatti, non vi è traccia d’impegni unitari per lo sviluppo del parco minerario con la realizzazione di nuove strutture museali, di nuove attività ludico-culturali, di nuove iniziative promozionali. Non si accenna all'individuazione degli opportuni fondi strutturali, necessari e indispensabili per creare nuovi “complessi dedicati” e per stabilire un rapporto duraturo col mondo universitario e della ricerca. Non si affida alla società la gestione complessiva del compendio minerario e dei servizi di guardiania (vigilanza e manutenzione), non si cita la rimozione delle gabelle ataviche che questa è costretta a pagare al Comune. Non sono stati affrontati, in definitiva, quegli argomenti utili e necessari per il rilancio e l’ampliamento del parco minerario, per creare nuovo lavoro diretto e indiretto. (prima parte)


Lorenzo Marchetti

Lorenzo Marchetti