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Controcopertina: Altre orride antenne al Puntale dell'Acquaviva

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 02 dicembre 2002

Chi transitasse in questi giorni sulla provinciale Bivio Boni - Viticcio, si troverebbe di fronte, ad un certo punto, proprio in corrispondenza del promontorio dell'Acquaviva (sullo spiazzo del "Puntale"), ad un vero e proprio cantiere con tanto di ruspe e recinzioni. Al riguardo ho ricevuto le telefonate più strane da parte degli abitanti del luogo, curiosi o preoccupati: chi pensava che si trattasse di una nuova abitazione, chi chiedeva se fosse il Parco Nazionale a fare dei lavori. E già, perché da sempre quella piazzola, una delle più panoramiche del Comune di Portoferraio e delle più frequentate dai turisti durante l'estate, è considerata dai residenti "piazzola del Parco" ed infatti da quest'ultimo è stata attrezzata con panche, tavoli e cartellonistica illustrativa. Per dire esattamente come stanno le cose a chi non avesse letto il cartello affisso alla recinzione del cantiere, in quel luogo non sorgerà niente di tutto questo, bensì l'ennesima stazione per i cellulari, dotata, se ben ricordo i documenti visionati diversi mesi fa all'Ufficio Tecnico, di quattro antenne trasmittenti, un po’ maldestramente e comicamente travestite da bandiere. So bene che il Sindaco Ageno considera le antenne per i cellulari pericolose quanto una tazzina di caffè, ma poiché vi sono illustri scienziati che la pensano molto diversamente da lui, sarebbe opportuno, nel dubbio, adottare un criterio prudenziale e non posizionare le antenne se non sono necessarie. Ebbene, non ci si crederà, ma generalmente nella nostra zona i cellulari non hanno problemi di ricezione; ed allora mi domando a che cosa serve una nuova stazione? Semplicemente a far preoccupare i cittadini? O serve forse (e la domanda è ovviamente retorica) a far incassare al Comune cospicue somme, in barba alla piazzola del Parco ed alle preoccupazioni dei cittadini? Ora, mi si dirà che l'Amministrazione Comunale non può farci nulla, perché il Decreto Gasparri ha permesso il posizionamento di questi impianti un po’ ovunque; ebbene questo può essere vero altrove, ma non per le antenne dell'Acquaviva, conseguenza diretta del piano comunale per la telefonia mobile. Invece di intraprendere questa sciagurata strada, sarebbe stato meglio se l'Amministrazione Ageno avesse azionato le ruspe per effettuare una manutenzione straordinaria della fognatura comunale, che, qualche centinaio di metri sotto la futura stazione, proprio in corrispondenza di una privata abitazione, durante il periodo estivo emana dei miasmi insopportabili, che rendono impossibile la vita di chi abita in quel luogo; e sarebbe stato anche il caso che, finalmente, dopo anni di vane promesse, venisse sostituita l'illuminazione pubblica attuale, che definire fatiscente è un eufemismo. Nell'estate del 1999, consigliere comunale alle prime armi, scrissi all'Assessore Fuochi chiedendo il completo rifacimento dell'illuminazione pubblica delle frazioni Acquaviva, Viticcio, Enfola. Fuochi mi rispose sollecitamente, dicendo che condivideva la necessità dell'intervento e che si sarebbe interessato per risolvere il problema velocemente. Stiamo ancora aspettando. Nel frattempo i lampioni cadono a pezzi e le antenne spuntano come i funghi.


Il Panorama dal Puntale

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