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Controcopertina - Un'analisi di Rampini sullo stato di salute della Sanità Elbana

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 13 aprile 2010

Alcune osservazioni sull’efficienza del nostro ospedale. Il dibattito che si è aperto sulla funzionalità ed efficienza del servizio sanitario all’Elba, nonostante abbia assunto spesso toni accesi, mi pare utilissimo per fare chiarezza su alcuni aspetti generali che riguardano il servizio sanitario nazionale nel suo complesso e sui problemi particolari che interessano la sanità elbana soprattutto in relazione alla sua caratteristica di distretto insulare. Sappiamo che la Sanità pubblica è soggetta al controllo e alla legislazione esclusiva delle Regioni, salvo interventi successivi dell’Amministrazione Statale per ripianare i debiti contratti dagli Enti locali meno attenti a conciliare efficienza amministrativa con l’erogazione di tutti i servizi necessari, obbligando gli Amministratori locali a drastiche operazioni di rientro o addirittura, nei casi più gravi, commissariando le gestioni fallimentari. Esistono Amministrazioni regionali virtuose, altre del tutto inefficienti. Tale virtù consiste non solo nella gestione rigorosa delle risorse pubbliche evitando qualsiasi spreco, ma anche e soprattutto nella capacità di erogare a tutti i cittadini di quel distretto un servizio sanitario di eccellenza. Se esistono distretti socio sanitari in cui ciò si verifica, vuol dire che questa gestione è possibile nonché doverosa. Le recenti ristrutturazioni nei reparti dell’Ospedale Ebano sia come organizzazione delle prestazioni, sia come ripartizione dei locali credo che configurino un criterio di maggiore efficienza e razionalità nella gestione dei servizi seguendo un principio di maggiore economicità. La domanda è se a tale criterio corrisponda l’ altro principio basilare, cioè il criterio di eccellenza e di massima soddisfazione possibile per i degenti o per chi ha necessità di usufruire dei diversi servizi ospedalieri. Nessuno mette in dubbio la professionalità dei medici , degli infermieri o di altro personale, ma spesso tale professionalità viene messa a dura prova per l’insufficienza del numero degli operatori sanitari a disposizione e per l’inadeguatezza di strumenti specialistici. Sarebbe irrealistico pensare al nosocomio elbano come ad una struttura capace di curare qualsiasi patologia che richiede competenze o strutture particolari, ma sarebbe legittimo aspettarsi che per alcuni interventi anche se complessi non sia necessario sempre il trasferimento in un ospedale del continente con evidente disagio sia dei paziente che dei familiari costretti spesso a spese insostenibili per stare vicino ai propri cari. Sarebbe anche legittimo aspettarsi che il nostro ospedale sia fornito di strumenti e strutture adeguate per indagini ed analisi mediche preliminari come ad esempio la risonanza magnetica senza dover attendere alcuni mesi per ottenere un appuntamento in una struttura ospedaliera del continente o vedersi costretto, per evitare i lunghi tempi di attesa, a rivolgersi ad una struttura privata con evidenti maggiori costi a cui non tutti possono fare fronte. Chiedo alla nostra Direzione sanitaria e alla Regione Toscana se tutto ciò sia compatibile o meno con una gestione efficiente sia in termini economici, sia nella prestazione dei servizi; se, ad esempio, l’acquisto di una macchina per la risonanza magnetica, che ha un notevole costo, sia compatibile con il numero annuo di richieste di tale prestazione nella nostra Isola e se ciò non fosse, l’eventuale spesa rispetti almeno il doveroso criterio di eccellenza e di soddisfazione per gli utenti. Il Servizio sanitario nazionale è un servizio pubblico essenziale e come tale deve fornire uguale ed adeguata assistenza sia ai meno abbienti, sia ai più abbienti; a tutti spetta l’onere di contribuire direttamente o indirettamente secondo la proprio capacità contributiva alla spesa che tale servizio comporta. Credo che la legge sul federalismo fiscale se ben realizzata con i relativi regolamenti attuativi, possa divenire un ottimo strumento per ottenere tali risultati prefigurando non solo un fondo di solidarietà nazionale, ma anche uno a carattere locale come sostegno ai territori più disagiati. Se i cittadini elbani attraverso un Comitato con un obiettivo specifico come l’acquisto di una macchina per la risonanza magnetica destinata all’ospedale di Portoferraio, combatteranno insieme alle Istituzioni, Regione, Conferenza dei Sindaci, una battaglia serrata per migliorare le condizioni della sanità elbana, avranno ottenuto non solo un risultato a proprio beneficio, ma altresì migliorato l’immagine della nostra isola come ulteriore volano per la sua economia turistica sia estiva, sia di media e bassa stagione per lo sviluppo di un turismo qualificato anche termale.


ospedale 3

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