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A Sciambere del rovescio della medaglia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 14 febbraio 2010

Caro Sergio, con tutta la sofferenza e la partecipazione umana che è doveroso provare per un paesano rimasto invischiato in brutte storie di concussione e sul quale pende richiesta di 6 anni di carcere (tre comunque indultati e tre ai servizi sociali, quindi, per fortuna sua e nostra, non si aggraverà il sovraffollamento carcerario), non si può non sorridere di fronte alla richiesta di valutazione psichica (in questo caso suppongo per “sindrome da shopping”) che avrebbe colpito l’ex presidente della C.M. Febbo. Immaginate qualora passasse questo precedente cosa potrebbe accadere in processi analoghi: “sindrome da priapismo” per i vari allupati di governo e opposizione, “sindrome numismatica” per accumulatori di mazzette in vari tagli e valute, “sindrome estetica” per gli amanti dell’arte, arredamenti, abiti etc, “volantofobia” e quindi necessità di auto con autista o lunghi viaggi in taxi, “depressione da solitudine” con necessità terapeutiche di accompagnatrici, fisioterapiste, massaggiatrici, “accanimento terapeutico” per l’uso prolungato di polveri e polverine. Insomma, se passa il principio, eleggetemi! Mi candido fin d’ora.. F.to Pescaccio del Buraccio. Caro Pescaccio Devo ammettere che la serie di patologie che ti sei inventato è davvero divertente, anche se particolarmente dopo aver frequentato un po' le carceri il cordoglio umano che provo per chi è sottoposto a pene detentive me le fa considerare sempre come ultima ipotesi correttiva. Nel caso di specie poi, in ballo ci sono due compaesani e due amici e non riescirei comunque ad essere distaccato ed imparziale. Ti invito a ragionare su un'altro aspetto di questa vicenda: quello che riguarda i destini di coloro che ci hanno rimesso dei soldi che credevano di affidare ad una Società Assicuratrice. I legali della medesima si sono spesi in dibattimento per dimostrare che Febbo agiva in proprio, quindi anche a loro danno e probabilmente otterranno di non cacciare un centesimo, il che significa che di fatto nessuno potrà risarcire i danneggiati almeno in tempi accettabili. Si dice dura lex sed lex solo che in questo caso a pagare oltre il reo saranno le vittime. Possibile, mi domando e ti domando, che la collettività, lo Stato così pietoso con gli evasori fiscali, con gli esportatori di capitali oltre frontiera con i falsificatori dei bilanci, non abbia a disposizione dei fondi per sanare ingiustizie come questa?


giustizia tarocchi

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