Il ripristino di due fermate Eurostar a Campiglia compensa parzialmente i tagli effettuati da Trenitalia con l’orario invernale. Dalla prossima settimana avremo una nuova fermata all'andata (13,50) e il ripristino di una vecchia fermata al ritorno da Roma (18,07 arrivo a Campiglia 20.04). Non tutti i treni soppressi vengono ristabiliti (ad esempio l’IC per Roma delle 9.53), ma almeno si sana una evidente penalizzazione che era stata perpetrata ai danni della stazione della Val di Cornia. Questo è positivo e bisogna dare atto dell’impegno della deputata Silvia Velo e della mobilitazione dei cittadini. Forse le istituzioni non si sarebbero mosse con lo stesso vigore se non ci fossero state le iniziative promosse dal Comune dei Cittadini, congiuntamente con Uniti per Suvereto, e se i giornali locali non avessero dato risalto a questa battaglia. Ringraziamo dunque la Velo che ha fatto il suo dovere, ma evidenziamo anche il valore della mobilitazione e la necessità della programmazione. Dopo le due fermate in più, che costituiscono solo una parziale restituzione del maltolto, non deve cessare la trattativa con Trenitalia e con il Governo per il definitivo riconoscimento di Campiglia come stazione di bacino intermedia tra Livorno e Grosseto, trattandosi di una stazione che serve un territorio con oltre centomila abitanti, corrispondenti in pratica a quelli di una città capoluogo. Dal lato del trasporto regionale, inoltre, non deve venire meno l’impegno della Regione Toscana per l'applicazione del cosiddetto Memorario, cioè treni cadenzati per Pisa e Firenze già in essere in altre tratte della regione. Solo una buona programmazione preventiva eviterà di ritrovarci in futuro nelle medesime condizioni di difendere il diritto alla mobilità di tutti i cittadini.
stazione di campiglia