Noi cittadini dell’Elba, insieme a quelli della Val di Cornia, rivendichiamo da molto tempo un’affidabile pianificazione delle fermate intermedie tra Livorno e Grosseto. Tuttavia, le nostre richieste, non hanno avuto seguito. Giudico necessarie le azioni promosse dell’On. Silvia Velo, ma i suoi reclami, insieme a quelli di alcuni sindaci del comprensorio, sono rimasti inascoltati. Si può tentare la via del tavolo di concertazione tra governo, regione e enti locali con lo scopo di rilanciare il ruolo di Campiglia quale stazione del bacino “Val di Cornia – Isola d’Elba”. Tuttavia, siamo di fronte a un menefreghismo sistematico da parte del governo centrale, ciò vale sia per il trasporto ferroviario sia per quello marittimo. Una indifferenza verso le richieste dei territori periferici che può spingere i cittadini ad azioni dimostrative, ritenendo questa l’unica strada possibile per vedere riconosciuti i loro sacrosanti diritti. D’altra parte pretendere che gli intercity e gli altri treni a lunga percorrenza si fermino a Campiglia non è un favore, ma un nostro diritto.
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