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Stato, Regione, banche: accordo a tre per la cultura. Intervento anche a Portoferraio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 23 gennaio 2010

Firenze Un accordo fra Stato e Regione Toscana, con l'adesione delle Fondazioni bancarie, per valorizzare e promuovere patrimoni culturali sul territorio toscano; una firma a tre che significa 27 milioni di finanziamenti già impegnati per un costo totale di quasi 46 milioni su 7 interventi; “un passo avanti significativo – questo il commento dell'assessore toscano alla Cultura, Paolo Cocchi – e una metodologia di lavoro nuova verso un moderno sistema di governance nei beni culturali”. E' il protocollo d'intesa - tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana e Consulta delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana - oggi siglato a Firenze nella presidenza di Regione Toscana: oltre all'assessore hanno firmato il capo dell'Ufficio Legislativo del ministero, Mario Luigi Torsello e, per le Fondazioni bancarie, Luciano Barsotti. Per adesso s oltanto due Regioni (Toscana ed Emilia Romagna) hanno raggiunto questo tipo di nuova intesa attuando per prime una specifica norma contenuta nel Codice dei beni culturali. L'accordo ha durata quinquennale e prevede anche un patto di consultazione e verifiche periodiche oltre alla possibilità di stipulare, in sede locali, ulteriori accordi fra i tre soggetti inserendo anche nuove azioni. 17,5 milioni (di cui 7,5 provenienti dai fondi FAS destinati alla Toscana dal CIPE) sono a carico del bilancio della Regione Toscana; 5 milioni vengono dallo Stato (Ministero Beni Culturali) mentre i restanti 4,5 milioni sono finanziati dai soggetti attuatori. Altre risorse arriveranno dallo Stato con i successivi esercizi finanziari e dalle Fondazioni bancarie. L'intesa ha individuato sei ambiti. Il primo ambito ha due azioni: il nuovo allestimento del Museo Archeologico Nazionale di Firenze (sarà recuperato e valorizzato il Palazzo della Crocetta all'interno della più vasta operazione relativa al polo museale di piazza Santissima Annunziata che comprende il museo degli Innocenti e il museo di San Marco) e il piano di recupero e valorizzazione degli ambienti monumentali nell'Istituto degli Innocenti (dove è avviato il MUDI, Museo degli Innocenti). Questi gli altri ambiti: la totale fruizione dell'area archeologica del Sodo (Cortona); l'adeguamento funzionale del Museo delle Statue Stele lunigianesi nel castello del Piagnaro a Pontremoli (nel principale museo della Lunigiana sarà costruito un ascensore, scavato nella collina, che metterrà in comunicazione il paese con il castello, oggi raggiungibile solo con una lunga salita a piedi); il recupero del complesso monumentale degli Arsenali Medicei a Pisa dove allestire il museo e creare un percorso espositivo sulle navi antiche nonché un Centro per il restauro del legno bagnato; il restauro e la destinazione a pubblica fruizione della villa medicea di Careggi (Firenze ) dove la Regione, proprietaria dell'immobile, intende localizzare il costituendo Centro Europeo per lo Studio del Paesaggio; la valorizzazione delle testimonianze napoleoniche a Portoferraio (Elba) con interventi conservativi e di riallestimento del Museo Napoleonico. Per quanto riguarda i costi totali delle singole azioni, al top della classifica un ex-aequo: 10 milioni è il costo sia per il MUDI che per la Villa Medicea di Careggi; seguono 9 milioni e 450 mila euro per il museo delle navi antiche a Pisa; 7 milioni e 144 mila euro per le testimonianze napoleoniche all'Elba; 6 milioni e 730 mila euro per l'Archeologico nazionale a Firenze; un milioni e mezzo per le statue stele della Lunigiana; un milione per l'area archeologica di Cortona. “Non si tratta – sottolinea Paolo Cocchi – tanto di un semplice co-finanziamento quanto di individuare obiettivi comuni e di essere tutti corresponsabili sui risultati raggiunti”. E a proposito di obietti vi, il protocollo – per il quale ha svolto un ruolo importante Maddalena Ragni, direttore regionale del MIBAC per la Toscana - ne individua cinque: garantire conservazione, recupero e valorizzazione dei beni individuati; progettare e realizzare specifici percorsi turistici; realizzare strumenti innovativi di conoscenza, documentazione ed educazione; promuovere attività formative; migliorare l'accessibilità e le infrastrutture di collegamento.


villa napoleone portoferraio

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