A Legambiente ed al quotidiano on-line Elbareport sono arrivate diverse segnalazioni della pubblicazione su Flickr di quelle che vengono definite «Alcune tra le più belle immagini della DM4x4 all'Isola d'Elba, dai monti al mare», inserite in rete il 9 gennaio e scattate il 3 Gennaio 2010. Si tratta di 63 immagini che illustrano una vera e propria spedizione organizzata di fuoristrada che percorre sentieri già fortemente danneggiati dal maltempo e dal passaggio abusivo di mezzi motorizzati. «Le foto - dice Legambiente Arcipelago Toscano - sembrerebbero documentare il passaggio di grossi fuoristrada lungo sentieri che si inoltrano anche nel parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e nella Zona di protezione speciale dell’Elba. E’ evidente il transito dei fuoristrada in aree delicatissime dal punto di vista ambientale, anche con passaggi in habitat prioritari dell’Unione europea, protetti sia fuori che dentro il parco. Impressionanti le foto con i fuoristrada in mare e con sullo sfondo ambienti che sembrerebbero dentro l’area protetta, anche perché, vista la conformazione della rete sentieristica elbana e dei confini del parco nazionale, è praticamente impossibile all’Elba andare “dai monti al mare”, come scrive chi ha organizzato il raid, senza attraversare i sentieri del parco vietati a questo tipo di attività. La senti eristica percorsa e documentata dalle foto sembra comunque essere quella non percorribile da traffico veicolare anche secondo le normative regionali». Anche Umberto Mazzantini, portavoce di Legambiente arcipelago toscano e membro della giunta esecutiva del parco nazionale «Sembrerebbe proprio una auto-documentazione di molteplici violazioni . C’è da restare stupefatti per tanta esibita improntitudine nel mostrare attività proibite in una zona con alti vincoli ambientali come la senti eristica dell’Isola d'Elba, mi pare anche con passaggi direttamente su habitat prioritari, A quanto pare l’Elba è considerata ancora una terra di nessuno per spedizioni di tipo coloniale, per svolgere attività che ormai sono vietate perfino nei paesi del terzo mondo. Per svolgere un’attività del genere ci vorrebbero permessi e nulla-osta del parco (che non possono essere rilasciati per cose di questo tipo), ci chiediamo se qualcuno li ha chiesti e concessi. Invitiamo caldamente chi di dovere, compresi gli amministratori comunali troppo spesso disattenti di fronte ad attività di questo tipo che distruggono la sentieristica, a raccogliere tutte le informazioni sull’evento ed a rilevare eventuali violazioni di legge». Le foto sono visibili su: www.flickr.com/photos/dm4x4/sets/72157623172403680/
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