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Campo nell’Elba, troppi guasti per i cassonetti a scomparsa

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 04 luglio 2006

Per Legambiente «... i propositi dell’amministrazione comunale di Campo nell’Elba per la raccolta differenziata erano sicuramente buoni» ma le «isole ecologiche» con cassoni interrati e comando di conferimento rifiuti a pulsante non sembrano funzionare. «La prima perplessità – dice Paolo Franceschetti, del direttivo del circolo dell'arcipelago di Legambiente – era che un sistema con comandi e gingilli meccanici ed elettrici avrebbe avuto vita difficile alle prese con un esercito di turisti inesperti e sorpresi dal sistema adottato: ogni settimana di luglio e agosto arrivano decine di migliaia di turisti che dovrebbero imparare a usare il sistema di smaltimento differenziato. Infatti, spesso le piattaforme dei cassoni interrati sono state ricoperte da quintali di immondizia maleodorante in piena estate per guasti o non comprensione del sistema da parte degli utenti; riproponendo quindi lo stesso problema che il vecchio classico cassonetto aveva spesso offerto: sacchetti abbandonati intorno e cattivi odori». Dopo un’elaborata sperimentazione e pochi anni di attività il sistema sembra in crisi. «Un’isola ecologica è ormai inutilizzata – spiega Franceschetti – e sostituita dai vecchi cassonetti. Le altre spesso hanno a rotazione un cassonetto fuori uso. Quello della carta risulta poi il più scomodo da usare, la bocca di ingresso della carta è della misura di una scatola di scarpe. Chi deve smaltire uno scatolone deve ridurlo a pezzi di 20 x 30 cm e questi pezzi spesso ingolfano l´imbuto di ingresso del cassonetto bloccandolo per almeno una giornata intera.Urge trovare un rimedio in fretta, perché un sistema in teoria ottimo sta fallendo miseramente con pessimi risultati persino sul senso civico dei cittadini più volenterosi». Le isole ecologiche interrate e a pulsante hanno bisogno di manutenzione ed è per questo che spesso sono fuori uso e in molti rimpiangono il sistema dei più umili cassonetti in differenti colori per organico, carta, plastica e vetro. Per Legambiente «le difficoltà di Marina di Campo e il triste record negativo toscano della raccolta differenziata all’Elba ci dicono che il tempo delle sperimentazioni locali è finito. Occorre un progetto comune, fatto di impianti condivisi, conferimenti omogenei per tipologia di rifiuti, porta a porta spinto per utenze domestiche e strutture ricettive, divieto di ingresso di alcune tipologie di imballaggio all’Elba e, finalmente, ingresso all’Elba di tutti i consorzi obbligatori, gestione reale dei rifiuti speciali e pericolosi, amianto compreso, e degli ingombranti e soprattutto la presa d´atto che non si può rispondere all’emergenza rifiuti non assumendosi tutta intera la nostra responsabilità delle scelte non fatte quando era il momento». www.greenreport.it


campo elba panorama golfo cote spaccata

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