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Continuità territoriale e modernizzazione dei trasporti - Le perplessità del PD

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 13 gennaio 2010

Il Coordinamento Politico dell’Isola d’Elba del Partito Democratico ha approvato un documento sulla continuità territoriale e la modernizzazione dei trasporti dove, fra l’altro, si esprimono perplessità per le indicazioni stabilite nello schema di contratto di servizio dalla giunta regionale. Si denotano, infatti, inadeguate garanzie sulla stabilità fino al 2022 del sistema di finanziamento pubblico delle linee in sovvenzione, nonché non sufficienti certezze sull’uso dei ribassi d’asta da destinare ai servizi integrativi. Per il Partito Democratico dell’Isola d’Elba le linee da fissare chiaramente nel contratto di servizio sono: 1 - la liberalizzazione del servizio non può significare il passaggio dal duopolio pubblico-privato al monopolio. La libera concorrenza, infatti, è lo strumento indispensabile per calmierare il prezzo del biglietto, ovverosia produrre un’equa politica tariffaria per offrire alla nostra economia turistica le stesse opportunità delle aziende che operano nella terraferma; 2 - sovvenzione delle linee non reddituali. Vale a dire la conservazione delle attuali rotte (minimo-garantite) con 12 coppie di corse invernali e 14 estive tra Piombino e Portoferraio, con la salvaguardia degli attuali collegamenti di Rio Marina e di Cavo. Gli orari dovranno essere omogenei e cadenzati con intervalli che, anche nelle ore notturne, non dovranno essere superiori alle cinque ore. Dovrà, inoltre, essere assicurato un collegamento coi servizi ferroviari, connessi alle necessità del territorio (studenti, lavoratori pendolari, ammalati ecc.), garantendo, anche in caso di avaria, la continuità integrale del servizio e dell'esercizio dei collegamenti marittimi sulla linea con un traghetto sostitutivo. Dovranno essere conservate anche le 5 coppie per il collegamento con le altre isole (incluso quello con Pianosa); 3 - mantenimento e salvaguardia dei livelli occupazionali diretti e indiretti sia per il personale impegnato sui traghetti (compresi i lavoratori a turno particolare), sia per quello impiegato nelle mansioni a terra. Si ritiene altresì opportuno prevedere, in sede di bando, un particolare punteggio “premiale” per la Compagnia che si impegni a costituire fisicamente la propria sede sociale o amministrativa nell’ Arcipelago; 4 - ammodernamento della flotta, con navigli validi, attraverso un piano pluriennale che garantisca la sicurezza e l'efficienza e la qualità dei servizi; 5 - salvaguardia delle agevolazioni tariffarie per i residenti e per i pendolari, estendendole sia ai cittadini originari delle isole di Toscana sia alle merci prodotte dalle aziende che operano direttamente sulle nostre isole. In altre parole: garantire i cittadini in genere e soprattutto le imprese sul piano della competitività del costo dovuto al trasporto via mare. E’ comunque necessario predisporre un regime particolare di agevolazioni, anche con il concorso della Regione, per servizi di interesse pubblico e sociale, quali ad esempio: il trasporto dei rifiuti, il traghettamento delle ambulanze, le trasferte delle società sportive locali iscritte a campionati regionali o nazionali, ecc; 6 – attivazione di un sistema di controllo e di rispetto del contratto di servizio che oltre agli ispettori regionali, coinvolga le istituzioni locali ed in particolare l’Unione dei Comuni. Nel documento, inoltre, si propone alla Regione Toscana di istituzionalizzare una “conferenza orari” fra la regione, le autorità portuali, le province, i comuni e le aziende di trasporto pubblico locale interessate.


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