Gentile Prof. Kutufà, sono un imprenditore che ha scelto l’Isola d’Elba come sede della propria azienda. Ho ideato il portale turistico www.youritaly.it che ha come obiettivo la visibilità e la promozione delle strutture ricettive (ma non solo) di tutta Italia. L’idea di base è semplice: creare una guida turistica e gastronomica on-line a livello nazionale, che comprenda diverse sezioni, dalle strutture ricettive (alberghi, campeggi, B&B, ristoranti, trattorie, aziende agricole, bar…) ai servizi utili (idraulici, artigiani, centri estetici, stabilimenti balneari, pasticcerie, autonoleggi…): in pratica l’elenco telefonico dalla A alla Z, ma con qualcosa in più. Da una parte, un’accurata selezione che garantisce strutture di qualità per chi consulta la guida e che per gli inserzionisti significa limitare la concorrenza, dall’altra la totale mancanza di pubblicità che si traduce in una linea elegante e di facile consultazione. Nel 1999 in Youritaly lavoravano due persone che, oltre a mantenere la sede dell’azienda a Portoferraio, giravano per la penisola per far conoscere il progetto Youritaly e selezionare personalmente le strutture. Questo giro dell’Italia è durato ben 5 anni, con un gran dispendio di energie che però ha permesso all’azienda di gettare le basi per una crescita esponenziale. Youritaly oggi è una realtà forte, che vede impegnate oltre 20 persone fra grafici, tecnici e impiegate propagandiste. Vorrei che la mia azienda crescesse ancora, non solo per il mio interesse di imprenditore, ma anche per il legame che ho instaurato con il territorio che mi ospita. Youritaly potrebbe risiedere ovunque, ma io ho scelto l’Elba, perché mi sono innamorato della sua gente e dei suoi paesaggi. Sento, inoltre, di poter essere una risorsa per l’isola. La mia azienda, infatti, rappresenta decine e decine di posti di lavoro qualificato e a tempo indeterminato. Ho letto con interesse il Suo programma di mandato e alcuni punti mi hanno particolarmente colpito. Per quanto riguarda il lavoro Lei si propone di “combattere la precarietà e il lavoro nero” e “attuare a livello locale il Patto regionale per l’occupazione femminile.” A me non interessa assumere apprendiste, non mi interessano i contratti a progetto o a tempo determinato. Voglio che i miei impiegati abbiano la possibilità di sentirsi sicuri, di costruirsi un futuro. Inoltre, preferisco assumere donne, che nel campo nel quale opero risultano più produttive. Per quanto riguarda l’economia Lei si pone come obiettivo “puntare sulla produzione di servizi competitivi di qualità e con caratteri originali” attraverso lo “sviluppare studi per la verifica della fattibilità di insediamenti per attività produttive nuove ed offrire incentivi e supporti per il loro radicamento nel territorio.” Bene, vorrei essere radicato nel territorio ed essere fra le fonti di una crescita economica e culturale. Negli ultimi mesi ho deciso infatti di investire molti dei miei proventi in attività culturali e sportive del territorio, per promuoverle e aiutarle a crescere. Vorrei continuare ad investire sui giovani dell’Isola d’Elba, e farlo in maniera sempre più significativa. Il solo modo che ho per farlo è incrementare il lavoro della mia azienda grazie all’assunzione di nuove impiegate. L’unico limite alle possibilità di sviluppo dell’azienda è legato allo spazio. Ogni promoter, infatti, ha bisogno di una postazione con almeno un computer e un telefono e io mi trovo nella condizione di voler assumere e di non poterlo fare. Per questo le scrivo: per capire se attraverso la Provincia sia possibile individuare, preferibilmente su Portoferraio, uno spazio adatto alle nostre esigenze tenendo conto dei benefici che la crescita dell’azienda potrebbe portare a tutta l’isola. Mi piacerebbe anche poterLa incontrare. Il desiderio più forte sarebbe quello di averLa nel mio ufficio, per farLe conoscere le ragazze che lavorano per Youritaly, ma capisco che i suoi molteplici impegni non Le rendano così facile venire all’Elba. Sono quindi disponibile, se fosse possibile, a venire a Livorno per un colloquio. In attesa di un Suo riscontro Le porgo i più cordiali saluti,
malte reuscher e gerardo