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Riflessioni su Pianosa, l'ottimismo, la politica

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 12 novembre 2009

Riportiamo di seguito una dichiarazione di Giovanni Sartori, il più grande politologo italiano “ Il pessimismo è pericoloso solo se induce alla resa, ma altrimenti il male lo fa l’ottimismo ed il tranquillismo che inducono a non far niente”. Riflettiamo dunque sul fatto che per ben due volte nel corso di meno di un anno il potere centrale ha rispolverato l’idea della riapertura del supercarcere a Pianosa. (Tralasciamo gli aspetti che riguardano le conoscenze e la qualità del dialogo tra Ministri dello stesso Governo, per cui il Ministro della Giustizia ha divulgato una notizia che riguarda la destinazione d’uso di un’area protetta evidentemente prima di un essenziale confronto con la collega Ministro dell’Ambiente…) Torniamo a noi, e riflettiamo anche sull’ipotesi ventilata nel corso della scorsa estate che tale Isola potesse divenire localizzazione per una centrale nucleare. L’allarme sembrerebbe rientrato, ma noi riteniamo sia il caso di non abbassare la guardia e riprendere a ragionare seriamente del futuro di un’isola che dal 1997, ovvero dai primi giorni di operatività del Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha assorbito le energie di molti che sognavano la riqualificazione di quel paese fiabesco abbandonato all’improvviso e dell’intera isola dalla bellezza irreale, onorata, nel 1932 dalla presenza del futuro Presidente della Repubblica Sandro Pertini - allora incarcerato per motivi politici - liberandola dalle ferite e dal dolore che derivavano da 150 anni di carcere-fortezza, inaccessibile alla società civile. E’ vero che l’Isola appare abbandonata e questo può far sentire qualcuno autorizzato a considerarla terra di nessuno e “ad appropriarsene”. Questa nostra Italia è un Paese sleale dove spesso “il primo che s’alza dal letto s’infila i calzoni”, anche se non gli appartengono…Non potrà essere così per sempre. E’ vero che le competenze su quel territorio sono forse troppe, ma è anche vero che la Politica DEVE essere capace di gestire i beni comuni, dialogando, confrontandosi ed assumendo decisioni in tempi rapidi e riconquistando così la fiducia dei cittadini. Abbiamo studiato che la Democrazia si pone il problema di costruire una “società buona” più che una “società forte”. Speriamo che sia così. Pianosa non appartiene solo al Comune di Campo nell’Elba, ma a tutta l’Isola. Vorremmo vedere sul serio l’esistenza di un’Unione di Comuni solidale in circostanze come questa, vorremmo vedere che siamo davvero l’Arcipelago Toscano e che non può bastare un confine comunale o un braccio di mare per esonerarci dal dovere di proteggere territori che sono patrimonio di tutti noi. Vorremmo vedere finalmente tutti i Comuni suggerire, bacchettare e collaborare con il Parco Nazionale. Vorremmo avere la certezza che chi ci governa a livello locale ha la consapevolezza che “il mondo è tutto attaccato”. I greci definivano con idiòtes quelli che non si occupavano di politica alta; idiòtes significava persona isolata, che non ha nulla da offrire agli altri, ossessionata dai problemi di casa propria e incapace di guardare oltre. Siamo certi che i nostri Amministratori siano responsabili e lungimiranti, a loro è stato affidato il futuro del nostro prezioso territorio, non vogliamo pensare che siano miopi e/o troppo ottimisti.


Pianosa

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