La convenzione stipulata tra il Comune e l’APT, al fine dell’apertura di un ufficio informazioni a Porto Azzurro, prevede che a carico dello stesso vi siano solo le utenze e le spese relative al fondo dove si svolge l’attività di informazioni al pubblico. Il Comune di Porto Azzurro decide di stipulare un contratto di affitto con un privato per un fondo da destinare a tali attività ma il fondo in oggetto è rimasto vuoto sino a che non si sono, finalmente, superati i “problemi burocratici” che hanno permesso l’apertura della sede dell’APT. Tale operazione è costata alle casse comunali dodici mensilità da 1100 euro ciascuna, per un totale di 13.300 euro. Già in sede di approvazione della convenzione, a cui esprimemmo comunque il nostro voto favorevole, facemmo presente la nostra contrarietà ad utilizzare un fondo in affitto alla luce del fatto che il Comune era proprietario di un locale, tra l’altro meglio posizionato, come quello della “ex-nautica”. Il gruppo del PD chiede a codesta amministrazione quale sia “la serie problemi burocratici” (citando un’intervista del giornale on-line Tenews al Vice-Sindaco Banfi del 25 luglio 2009) che hanno ritardato per più di un anno l’apertura dell’ufficio locale dell’APT. Infine preso atto che si tratta di un canone di affitto annuale (e non per il solo periodo di apertura della sede dell’APT), riteniamo che l’amministrazione debba attivarsi al fine di non lasciare tale fondo inutilizzato (come successo nell’anno passato) nel periodo in cui l’APT non intende aprire la sede per svolgere la sua attività di informazione turistica.
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