Life+ dell’Unione europea finanzia la salvaguardia della biodiversità di Montecristo e dell’Arcipelago La Commissione europea ha approvato il finanziamento di 196 nuovi progetti nell'ambito del secondo bando per il programma LIFE + (2007-2013), il Fondo europeo per l'ambiente. I progetti riguardano azioni nei settori della conservazione della natura, la politica ambientale, dell'informazione e della comunicazione. Si prevede un investimento complessivo di 431 milioni di euro dei quali 207.5 è previsto siano erogati dalla Unione Europea, tra i progetti finanziati anche quello di Montecristo, nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano Ecco la scheda contenuta su LIFE Nature & Biodiversity Projects 2008 - Index of Nature & Biodiversity projects selected in 2008 LIFE08 NAT/IT/000353Montecristo 2010 Montecristo 2010: eliminazione di piante invasive e di animali alieni e conservazione di specie/habitat dell'Arcipelago Toscano, Italia Project background Gli habitat dell’isola di Montecristo sono seriamente minacciati da parte della specie aliena invasiva di albero Ailanthus altissima. Un'altra minaccia per le specie indigene deriva dal notevole impatto dei ratti sui nidi e uova di Puffinus yelkouan (Berte minori) ed altri uccelli marini. Misure di controllo per eliminare queste due specie aliene sono ritenute necessarie. Tuttavia queste misure non devono avere impatti negativi su una terza specie esotica, strettamente legata alla capra selvatica (Capra Capra), che è stato introdotto in epoca pre-romana. A Pianosa, vi è una minaccia per la Matorral con Juniperus spp (ginepro) causata dalla diffusione di pini (Pinus halepensis), mentre le dune e scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. sono minacciate dalle specie invasive Carpobrotus sp.pl., Acacia pycnacantha e Ailanthus altissima. Obiettivi del progetto Il progetto mira a eliminare due delle tre specie esotiche invasive, che hanno attualmente impatti locali sulla biodiversità dell'isola di Montecristo - Rattus rattus e Ailanthus altissima - e per ridurre l'impatto della specie di capra senza perdere la sua presenza in loco allo stato selvatico o sottoporlo ai possibili effetti dell’avvelenamento dei ratti. Anche su Pianosa, anch’essa un'isola protetta, anche se meno isolata dalle attività umane, il problema delle specie di piante esotiche saranno prese in considerazione. Il progetto mira ad eradicare tre piante esotiche (Carpobrotus sp., Ailanthus altissima e Acacia pycnacantha) che hanno ancora una distribuzione relativamente limitato. Una quarta specie (Pinus halepensis), che si è diffuso da piantagioni e sta lentamente invadendo un habitat elencato nell'allegato I della Direttiva Habitat, sarà controllato su un terreno 10 ettari. Risultati attesi: • eradicazione ratti a Montecristo per essere raggiunti entro il termine del progetto; • Migliorata riproduzione successo di 3-10% della popolazione globale di Puffinus yelkouan (dalla prima stagione di riproduzione dopo la rimozione dei ratti); • Miglioramento di 200-250 ettari di habitat naturali e della vegetazione grazie alla rimozione di Ailanthus; • Le capre devono essere gestite e racchiuse in un'area di 20-30 ettari, in concomitanza con un miglioramento dello stato di conservazione delle grandi formazioni del mosaico di habitat 3170 * e * 6.220; • Più invertebrati, anfibi (Discoglossus sardus), rettili (Euleptes europaea) e uccelli terrestri (Caprimulgus europaeus) entro un anno della conclusione delle azioni del progetto; • visibile miglioramento delle condizioni di foraggiamento per i migratori durante la sosta entro due anni della conclusione delle azioni del progetto; • Avvio di una politica di costante miglioramento della vegetazione naturale di Montecristo; • Il Pianosa, il progetto prevede di eliminare Carpobrotus sp., Ailanthus altissima and Acacia pycnacantha e proteggere i 10 ettari di habitat dominante di Juniperus (5210), e 1 ha ciascuna di habitat di sabbiosi (2110) e costieri rocciosi habitat (1240), spots importanti a livello locale.
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