Alberto Morelli torinese di 43 anni che aveva a soggiornato all'Elba per circa un decennio a partire dalla metà degli anni '90 è stato arrestato in Perù in esecuzione di un ordine di cattura internazionale emesso dalla Procura della Repubblica di Torino, un provvedimento in cui al Morelli si contesta oltre che maltrattamenti in famiglia il trattenimento indebito di minore all’estero. Dopo aver gestito uno studio di amministrazione condominiale a Porto Azzurro l'uomo nel 2003 si era trasferito con la consorte e le due bambine allora molto piccole (oggi hanno rispettivamente 9 e 7 anni) nel paese sudamericano mantenendo una solo formale residenza lungonese. Ma il matrimonio non reggeva e la donna nel 2005 faceva ritorno son le due figlie in Italia. Per effetto della sentenza di legale separazione della coppia l'affidamento delle minori era ad entrambi i coniugi, ma le bambine avrebbero dovuto restare con la madre in Italia per la parte maggiore dell'anno e ricongiungersi al padre nei mesi di Luglio ed Agosto come durante le vacanze natalizie. Ma già nel 2006 il Morelli rompeva il patto ed alla fine di quella che doveva essere una vacanza peruviana delle bambine le tratteneva presso di sé cambiando residenza e rendendosi irreperibile alla ricerche della consorte alla quale per tre anni era stata ingiustamente interdetta ogni possibilità di tenere con sé le figlie e perfino di sentirle per telefono. Si apriva un lungo contenzioso internazionale durato 36 mesi e terminato proprio nello scorso agosto con l'emissione del mandato di arresto da parte dei giudici piemontesi.
porto azzurro panorama da mare