“Che l’ASA fosse uno dei carrozzoni della sinistra di governo livornese lo abbiamo sempre saputo, così come abbiamo sempre saputo di operazioni societarie e di strategie aziendali quanto meno discutibili, vedi il caso delle farmacie a Cuba o i più recenti progetti sulle fonti di energia rinnovabile. Ma la notizia che la morosità non recuperata starebbe per essere scaricata su tutta l’utenza in maniera indiscriminata proprio non ce l’aspettavamo. Una palese ingiustizia nei confronti dei cittadini onesti, già vessati da una pioggia di imposte e balzelli di ogni genere, sta per essere perpetrata senza un minimo accenno di vergogna”. “Infatti” dichiarano i consiglieri comunali del PdL Leopoldo Provenzali, Adalberto Bertucci ed Ivo Fuligni nel preannunciare in merito un’interrogazione urgente al Sindaco Peria “se pure la legge consente all’azienda di recuperare l’evasione attraverso il riallineamento della tariffa, è altrettanto vero che le croniche inefficienze dell’ASA non possono colpire quanti si comportano in maniera corretta specialmente quando adottano un comportamento virtuoso e responsabile come il tanto sbandierato risparmio idrico. L’accertata incapacità di recuperare i crediti, dovrebbe avere, come logica conseguenza, le dimissioni degli amministratori della società”. “Ora, se in forza di tale auspicabile risparmio i ricavi dell’ASA sono stati inferiori alle previsioni cosicché essa si vede costretta a rivedere il proprio bilancio” hanno proseguito i consiglieri “questo non può giustificare che il recupero delle somme inevase avvenga ai danni di chi ha sempre pagato regolarmente. L’ATO 5 deve fare la necessaria chiarezza sulla revisione tariffaria triennale e sulle conseguenze che questa potrà comportare sia sul portafoglio dei cittadini che sugli investimenti, in questo difficile momento di crisi economica. Inoltre, i reali aumenti tariffari praticati dovranno essere riconsiderati in termini veritieri e, dunque, accettabili per l’utenza in nome di una politica sociale più equa”. “Per questi motivi” hanno concluso Provenzali, Bertucci e Fuligni “abbiamo chiesto al Sindaco Peria, per le proprie competenze in ATO 5, di sollecitare una verifica delle politiche strategiche che si intendono perseguire nel comparto idrico nel prossimo futuro ed all’individuazione di eventuali modifiche alla normativa vigente per attenuare i disagi e le sperequazioni contributive cui sono attualmente sottoposti i cittadini”. Giovanni Campisi
acqua rubinetto