Il I° Congresso CGIL della provincia di Livorno segna una nuova fase dell’attività politica-sindacale dell’Organizzazione. L’unificazione dei territori di Piombino e Livorno avviene all’insegna di una proposta programmatica che da un lato pone al centro le risorse e le specificità territoriali come motori per lo sviluppo, dall’altra imposta la propria azione secondo un’ottica di integrazione dei servizi e delle reti come fattori preliminari di competitività. Una politica integrata dei servizi pubblici, energia, rifiuti, risorse idriche, investimenti mirati in infrastrutture per la mobilità di merci e persone, un sistema di servizi sanitari e sociali che risponda a più alti livelli di qualità, sono per la CGIL i fattori strutturali da cui non si può prescindere per il rilancio di mirate politiche di sviluppo ed occupazionali. L’Isola d’Elba rappresenta per molti versi il punto di snodo dell’azione futura della CGIL. Il territorio elbano infatti, mettendo a valore le proprie risorse umane e del territorio, dovrà essere in grado di proporre un nuovo modello di pianificazione economica e di governance basato su nuovi strumenti ed azioni di modernizzazione ed innovazione del sistema. Il settore turistico, ha bisogno di una progettualità di lungo respiro in grado di proporre nuovi prodotti di offerta: certo accoglienza alberghiera con un adeguato rapporto costi/servizi, ma anche programmi e progetti culturali, legati al settore artistico e paesaggistico, di attrazione economica ed investimenti internazionali che garantiscano all’isola d’Elba il ruolo di punta, ed il fattore di trascinamento, di tutto il sistema turistico costiero della toscana. Un turismo non magia e fuggi, e solo estivo, ma sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale. Una industria turistica legata alle attività del mare ma non solo, in grado cioè di proporre spazi di attività di impresa complessivamente legati alla tutela e conservazione del territorio e dello spazio marittimo: dal diporto, all’acquacultura, dalle produzioni di qualità, al recupero dei centri urbani. Il comune denominatore dei progetti futuri dovrà essere espresso in termini di qualità della vita, coesione sociale e legalità. Gli anni passati hanno visto purtroppo un forte allentamento della situazione locale su questi fattori. La CGIL impegnerà tutta la propria organizzazione, livello confederale e categorie, già dalle prossime settimane per intraprendere iniziative di stimolo, discussione e proposta con i livelli istituzionali, imprenditoriali e di rappresentanza, sia locali che provinciali e regionali, in grado di produrre, dopo un periodo di appannamento e stasi, nuovo vigore all’azione territoriale e risultati misurabili in termini occupazionali e di ricchezza. Il Segretario Generale provinciale CGIL Livorno (Piero Nocchi) Il coordinatore CGIL isola d’Elba Val di Cornia (Beppe Bartoletti)
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