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Artigiani CNA: Lettera aperta a Matteoli, Regione e Provincia sul futuro Toremar

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 09 ottobre 2009

Il Presidente della CNA dell'Elba Maurizio Serini ha inviato al Ministro dei Trasporti Altero Matteoli, all'assessore Regionale Riccardo Conti ed al Presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà, una lettera aperta avente per tema il futuro della Societa di navigazione TO.RE.MAR. Serini rappresenta tutte le preoccupazioni nutrite dagli artigiani dell'Elba in ordine al destino della compagnia partecipata e dei servizi di collegamento e trasporto per le popolazioni insulari. Ecco il testo della missiva di Serini: Le difficoltà di vivere e fare impresa in un territorio come l’isola d’Elba sono ormai (o dovrebbero essere) ben chiare a tutti; ma trasporti, logistica, servizi, considerazione del territorio, investimenti e la tanto decantata continuità territoriale rimangono punti critici. Pensare però alla questione Toremar come una partita di interesse esclusivo per l’Isola d’Elba, significherebbe compiere un errore di miopia: non è in gioco soltanto la continuità territoriale con l’isola e più in generale con l’Arcipelago, ma un sistema economico prezioso quanto fragile, che ha anche interazioni con imprese e cittadini di un’ampia fascia del continente, senza contare quanto il turismo elbano porta all’intero Paese. L’incertezza sulla sorte di Toremar - che ha caratterizzato questi ultimi anni - ha avuto conseguenze negative che la comunità locale dell’Isola d’Elba ha dovuto affrontare quotidianamente. Conseguenze negative che sono individuabili non soltanto in termini di percezione immediata del decremento della qualità e quantità dei servizi (fasce orarie non coperte, scarso coordinamento intermodale con i trasporti terrestri, servizi a bordo non garantiti, qualità dei vettori…), ma anche di difficoltà di includere il sistema dei trasporti in qualsiasi tentativo di programmazione del sistema socio – economico locale. Insomma, si tratta per la comunità isolana, e per le imprese in particolare, di non poter disporre degli elementi necessari per pensarsi nel futuro. Non è stato di aiuto l’equivoco su presunti obblighi, derivanti dalle normative dell’unione europea, di privatizzazione completa delle compagnie pubbliche. Ora che tale questione è superata e che sembra tornata percorribile l’ipotesi del cosiddetto “spacchettamento” delle compagnie regionali, riteniamo urgente che Governo, Regione Toscana ed Enti Locali individuino congiuntamente un percorso che possa garantire per l’Elba un sistema di trasporti marittimi in grado di contemperare, tra le altre cose, concorrenza effettiva, livelli dei servizi adeguati, prezzi accessibili per residenti e turisti, soluzioni adeguate al trasporto merci. Riteniamo che la piena responsabilizzazione e la leale collaborazione dei diversi livelli istituzionali siano condizioni indispensabili per conferire una realistica opportunità di implementazione all’ipotesi di “spacchettamento”. Non è più accettabile che le Istituzioni, che dovrebbero essere garanti dei diritti, non trovino l’intesa solo per parte presa. I temi da affondare sono già stati elencati in più occasioni pubbliche e sono tutti strettamente collegati. Chiediamo che si possa arrivare in tempi brevi a conferire alle Regioni la delega all’esercizio delle funzioni connesse al trasporto marittimo costiero, in un quadro in cui siano risolte le questioni relative allo svolgimento dei servizi ed alle relative risorse. E’ un passaggio indispensabile per consentire alle Regioni di indire una procedura di evidenza pubblica che abbia l’obiettivo di conferire, a seconda della scelta che verrà effettuata, la proprietà dei vettori e l’esercizio dei servizi, ovvero solo i secondi. Nell’uno e nell’altro caso sembra difficile che si possa pensare ad una futura gestione dei servizi – secondo un contratto di servizi non ambiguo- senza effettuare investimenti sul naviglio e senza assicurare adeguate risorse pubbliche destinate a garantire i servizi essenziali. Riteniamo che un accordo debba esserci anche su valore e tempi degli investimenti, su chi debba farsene carico e in base a quale piano industriale. In una trattativa complessa come quella che le Istituzioni finalmente sembrano voler affrontare, ciascuno dovrebbe essere in grado di assumere le ragioni dell’altro, e tutti insieme le esigenze delle popolazioni locali. Da questo punto di vista le comunità locali possono svolgere un ruolo da protagoniste per la chiarezza con cui - in ogni occasione possibile - hanno sottolineato le priorità per la propria sopravvivenza autonoma. Un approfondito ascolto diretto delle istituzioni locali e delle rappresentanze economiche e sociali può essere un passaggio utile per agevolare il raggiungimento di obiettivi comuni, che dovranno trovare compimento negli accordi istituzionali prima e nel bando di gara poi. Ci auguriamo che vorrete manifestare la vostra disponibilità ad incontrare le une e le altre in tempi ragionevoli.


Toremar oglasa striscia

Toremar oglasa striscia