«La Regione smetta di trattare la sanità elbana da ultima ruota del carro regionale. All’Elba bisogna potenziare il servizio di foresteria e studiare forme di incentivazione per i lavoratori non residenti, in modo da favorirne la permanenza nell’Isola». E’ questo, in sostanza, che il Consigliere regionale di An-Pdl Marcella Amadio chiede alla giunta regionale, e in particolare all’assessore al diritto alla salute Enrico Rossi. A lui questa mattina Amadio ha presentato un’interrogazione urgente, chiedendo di mettere nero su bianco impegni precisi «al fine di garantire condizioni di lavoro adeguate per gli operatori e un servizio sanitario efficace ed efficiente per i cittadini elbani», anche considerato che «il territorio elbano presenta caratteristiche peculiari dovute proprio alla sua natura insulare, le quali spesso amplificano l’impatto di disagi e disservizi». L’interrogazione prende spunto dai ripetuti disagi che da tempo si verificano nei laboratori Asl di Portoferraio a danno di operatori e utenti: «Ancora una volta – si legge nel documento – è da registrare una disagevole situazione in cui versano i dipendenti e gli utenti del laboratorio analisi ASL di Portoferraio, situazione dovuta soprattutto alla carenza di personale. Gli operatori in organico dovrebbero essere otto, ma da mesi (con due operatori in aspettativa e un tecnico spesso in malattia) i lavoratori attivi sarebbero solo cinque, ovvero quattro operatori di ruolo e un operatore il cui incarico scade in ottobre. Un nuovo operatore, assunto da poche settimane con incarico a tempo determinato, sarebbe già in procinto di ripartire dopo che la Asl di Pisa gli ha offerto un incarico più duraturo. Al fine di garantire il servizio – racconta ancora Amadio a Rossi – i cinque operatori attivi nel laboratorio analisi si starebbero sobbarcando turnazioni massacranti, testimoniate in più di un caso dallo sforamento del tetto massimo di ore di straordinario concesse, nonché difficoltà ad andare in ferie e a rispettare i turni di riposo. Tale gravissima situazione lavorativa si traduce, inevitabilmente e malgrado ogni sforzo dei lavoratori, in disagi e lunghe attese per i pazienti utenti del servizio». Amadio sollecita dunque l’intervento della Regione proponendo di «studiare forme di incentivazione economica e potenziare il servizio di foresteria per i lavoratori non residenti che prestano servizio sull’Isola d’Elba, così da favorire la permanenza in servizio anche dei lavoratori a tempo determinato», e anche chiedendo «iniziative urgenti al fine di garantire condizioni di lavoro adeguate per gli operatori e un servizio sanitario efficace ed efficiente per i cittadini elbani».
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