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I piloni da 50 milioni di euro. Ma i veri problemi dell'Elba non sono energetici

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 01 ottobre 2009

Ho letto dell'incontro di ieri in Regione per la questione dell'elettrodotto Terna e, pur registrando con piacere la disponibilità della Regione stessa a ragionare per una modifica del progetto, rilevo anche un approccio di fondo a mio avviso a dir poco errato, ed una contestualizzazione assolutamente surreale. Si continua a parlare di contemperamento tra diversi interessi dell'Isola: tra tutela ambientale ed esigenze di celerità nella realizzazione, tra aspetti paesaggistici ed economici, ecc... Ma a me, forse per ignoranza personale (che però penso rispecchi anche quella della maggioranza dei cittadini, e forsanche quella di qualche amministratore), i termini di questa mediazione non appaiono affatto chiari. Infatti, anche per come sino ad oggi sono state poste le questioni sul tavolo, sembra che i veri interessi dell'Isola siano solo quelli conservativi, mentre altrove devono andar cercati quelli verso la realizzazione del progetto. Leggo di "ritardo di sette anni" nell'esecuzione di quest'opera che "serve all'Isola". Eppure negli ultimi sette anni a me non sembra proprio che il problema dell'approvigionamento energetico ci abbia particolarmente oppresso. O mi sbaglio? Ci siamo mai posti questo "gravissimo" problema dei black out sull'Isola? Ha mai fatto parte del calendario dei lavori di qualche conferenza o dibattito? E' mai stato nei programmi elettorali di qualche gruppo politico? Ha mai suscitato la mobilitazione dei cittadini? E' mai stato oggetto di discussioni di piazza o da bar? Forse vivo in un universo parallelo, ma a me sembra che, semmai, l'acqua, i rifiuti, i collegamenti marittimi, le fognature, le strade, le scuole, la sanità, questi sono gli annosi problemi di quest'isola, e non l'elettricità!!!!!!! E spendere 50 milioni di Euro per un'opera che, oltretutto, rischia di creare un impatto paesaggistico devastante, mi sembra incredibile. Eppure i problemi vengono sempre poste in questi termini. Anzi, vengono poste così quando conviene, vale a dire in sede politica, perché invece, ai fini amminsitrativi, la questione è ancora più paradossale, e questi bei tralicci ci vengono "infilti" in modo meno lubrificato, privandoci della possibilità di lamentarci giudicando l'opera addirittura di "interesse nazionale". Capito? Che siamo senz'acqua d'estate, che d'inverno spesso e volentieri siamo isolati dal continente, che quando piove più di un paio d'ore di fila ci troviamo tutti sotto la melma se non sotto il bottino, che la gente muore sull'elicottero se si rompe qualcosa di più d'una falange del mignolo, di tutto questo allo Stato non gliene frega un bel niente; invece il fatto che possano spegnersi le luci per una mezz'oretta, quello è "interesse nazionale". Io direi che è ora di farla finita di essere presi in giro, e di scoprire le carte di un giochino in cui altri sono gli interessi, e altri sono gli interessati.


Elba Mappa 350

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