Sono davvero sconcertanti le prese di posizione sulla selezione per la nomina del direttore dell’Agenzia per il turismo dell’Arcipelago Toscano. Gruppi politici, assessori comunali e la più importante associazione di categoria dell’Elba si affannano in una sorta di toto-direttore che produrrà gravissimi disagi ed enormi difficoltà di relazioni personali ed interistituzionali al candidato che sarà prescelto dalla Provincia di Livorno. A parte la dubbia correttezza formale delle interviste e dei comunicati-stampa, sorge spontanea una domanda: si tratta di pressioni per colorare politicamente un tecnico con responsabilità manageriali, oppure si spera di ottenere un “occhio di riguardo” o, peggio, di rinnovare qualche incarico ad personam? E poi, chi ha detto che i candidati saranno soltanto due? Il bando è di livello europeo e dispone che i candidati presentino titoli di tutto rispetto: “comprovata esperienza e professionalità nell’organizzazione ed amministrazione di enti turistici, in formazione o docenza nell’ambito turistico, marketing, statistica, ricerche di mercato e tecniche di comunicazione….” E sulla base di questi requisiti manageriali e professionali dovrà essere scelto la personalità che meglio può interpretare il ruolo di direttore di una delle Agenzie per il Turismo più importanti della Toscana.
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