L’intera amministrazione comunale è quotidianamente e seriamente impegnata ad affrontare il caso della scuola dell’infanzia di Rio Marina, come dimostra la cronologia delle sue iniziative. Da ottobre il Comune lavora con Regione e istituzioni scolastiche, le stesse che sono state immediatamente coinvolte nel momento stesso in cui è stato comunicato il diniego ministeriale all’apertura della nuova sezione. Come assessore all’Istruzione, sono in costante contatto con il sindaco, ho compiuto e sto compiendo ogni passo, in ogni direzione, per una soluzione tempestiva ed efficace del caso, e domani (9 settembre) un rappresentante dell’amministrazione comunale parteciperà ad un incontro in Regione con i dirigenti regionali competenti. Resta ferma per il Comune la richiesta prioritaria di una scuola statale, ma sono sul tavolo diverse possibilità per garantire la continuità di un servizio fondamentale. I rappresentanti dei genitori sono doverosamente informati sugli sviluppi della situazione, così come la minoranza, che con il suo capogruppo ha avuto un quadro completo ed esauriente del problema dal presidente del Consiglio comunale e da me stessa. Inutilmente a quanto pare, visto l’intervento dei responsabili del Pd. Anche in questo delicato passaggio che richiederebbe serietà e lealtà istituzionale, infatti, si deve constatare che l’inesperienza imprudente e un’anacronistica impostazione propagandistica fanno prevalere in questa opposizione la tentazione di una polemica avvilente e controproducente, che alla fine dimostra solo scarsa correttezza istituzionale e pessima conoscenza dei meccanismi amministrativi. Risulta l’ennesima dimostrazione di dilettantismo e/o insipienza amministrativa, tanto più inopportuna quando sono in gioco questioni di grande rilevanza per le famiglie. L’amministrazione continua il suo lavoro, pronta a dare conto dei risultati dell’incontro di Firenze ai rappresentanti dei genitori, e ad ogni soggetto istituzionale e politico che svolga il suo mandato e la sua funzione con responsabilità e serietà. 29 OTTOBRE 2008: L’ente gestore della Scuola, a seguito dell’invito del Comune alla firma della convenzione quinquennale in scadenza, comunica la propria disponibilità a continuare nel rapporto solo per un anno. Detta volontà viene confermata telefonicamente dalla Legale rappresentante dell’Ente religioso. 30 OTTOBRE 2008: L’amministrazione comunale, nell’informare della situazione la Dirigente Scolastica, chiede che si attivino le procedure di legge per richiedere una sezione statale staccata della Scuola dell’Infanzia di Cavo. 31 OTTOBRE 2008: La suddetta richiesta di variazione della rete scolastica viene immediatamente trasmessa alla presidenza della Conferenza dell’Istruzione per l’inserimento all’odg della seduta della Conferenza. 5 NOVEMBRE 2008: La conferenza dell’istruzione (presente la dirigente del Provveditorato dottoressa Amato), approva l’istituzione di una sezione staccata della Scuola dell’Infanzia di Cavo. Inizia l’iter dell’istanza: il presidente della Conferenza dell’Istruzione trasmette la richiesta di istituzione della sezione di Scuola dell’Infanzia, come di competenza, alla Provincia di Livorno, che dà il proprio assenso. DICEMBRE 2008: La Giunta della regione Toscana approva l’istanza di variazione della rete Scolastica con propria deliberazione n° 1191 del 20.12.2008 APRILE 2009: Appurate che, per l’anno scolastico 2009/2010, è stato confermato l’organico di diritto dell’anno precedente, il sindaco inoltra alla direzione generale del ministero della Pubblica Istruzione (Ufficio4 – Personale Docente ed Educativo), un sollecito alla richiesta del nostro Comune, facendo peraltro presente che la concessione di una nuova sezione è indispensabile perché non ci sono sul territorio servizi alternativi. MAGGIO/LUGLIO 2009: A più riprese, a livello provinciale, regionale e statale, si sollecita l’accoglimento dell’istanza. 29 LUGLIO 2009: Durante la seduta della Conferenza dell’Istruzione, la rappresentante del Provveditorato, dottoressa Feola, dichiara che la dirigente dottoressa Amato è assente in quanto è stata convocata a Firenze dal Dirigente scolastico regionale, dottoressa Angotti, e che la stessa ha assicurato come in quella sede si farà portavoce presso la Regione della richiesta della sezione della Scuola dell’Infanzia. 1 SETTEMBRE 2009: Viene comunicato telefonicamente dalla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo che la sezione non è stata concessa. Peraltro, la telefonata dell’Ufficio scolastico regionale non è stata fatta al nostro Comune, ma a quello di Porto Azzurro! 1 SETTEMBRE 2009 L’amministrazione comunale contatta Provveditorato, dirigenza scolastica regionale, d’istituto ed ente di gestione della scuola d’infanzia per incardinare una soluzione tempestiva. Si prendono in esame diverse possibilità. 3-4 SETTEMBRE: L’amministrazione comunale incontra i rappresentanti dei genitori e la minoranza consiliare per metterli al corrente della situazione e delle diverse possibilità in campo. 5 SETTEMBRE 2009: Il sindaco ripropone la situazione al ministero (capo Dipartimento per l’Istruzione e alla dirigente dell’Ufficio personale), al dirigente dell’Ufficio scolastico regionale ed alla dirigente del Provveditorato. 8 SETTEMBRE 2009: La Regione Toscana invita l’Amministrazione all’incontro fissato per il giorno 9 settembre, specificando che erroneamente l’invito era stato inviato al Comune di Porto Azzurro. L’assessore all’Istruzione del Comune di Rio Marina, Tania Roitero Gentile Assessore Non vogliamo minimamente entrare nella polemica né esprimere alcun giudizio in merito, siamo però curiosi di porle un paio di domande la prima delle quali è: non crede che le accuse che lei rivolge ai suoi interlocutori della minoranza di "dilettantismo e/o insipienza amministrativa", e di "inesperienza imprudente e un’anacronistica impostazione propagandistica" non si attaglino perfettamente alla Ministra Gelmini ed alla sciagurata simil-riforma che ha prodotto, che sta pure alla base della situazione di "sofferenza scolastica" in cui l'Elba e Rio Marina si vengono a trovare? Di seguito e di conseguenza ci verrebbe da chiederle perché nella sua lunga esternazione non ha riservato un accento di biasimo al governo chi ha operato i nefasti tagli, né un accento di riconoscimento alla Regione Toscana che si è fatta carico con il proprio bilancio del mantenimento di 33 scuole dell'infanzia di cui la Gelmini e la sua poco sensibile compagnia avevano decretato la chiusura.
comune di Rio Marina