Torna indietro

Controcopertina: Lo studente Enrico Lupi e le sue riflessioni sul premio Brignetti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 07 agosto 2009

Largo ai giovani si dice... ma spesso, in realtà, gli adulti fanno il contrario. Controcorrente il Premio letterario internazionale Elba sostenuto dal Comitato promotore coordinato da Icilio Disperati, che ha fatto entrare nella giuria popolare studenti delle scuole superiori, proprio per dare loro importanza e chance di cultura. E allora a chi dare la parola su tale esperienza se non ad uno dei migliori studenti isolani (se non il più bravo) che è stato ammesso alla quinta classe di ragioneria, al Cerboni, con tutti 10. Il “colpevole” di tanta potenza è Enrico Lupi da Marciana Marina. Il giovane fa un intervento per dire come ha visto il premio intitolato alla memoria di Raffaello Brignetti, fondato da Rodolfo Doni nel 1962, in quanto ha partecipato a tutti gli incontri del “Caffè letterario” e alla serata finale del concorso elbano. (samb) “La manifestazione per me è stata sicuramente un’esperienza nuova, infatti era la prima volta che vi partecipavo. Sinceramente prima di prendere parte al primo incontro mi aspettavo qualcosa di molto più formale, invece, e ne sono stato sollevato, si è trattato semplicemente di un dialogo tra il professore universitario che criticava il libro, l’autore (quando presente) e i partecipanti. Sono stato presente a tutti gli appuntamenti della manifestazione e li ho trovati davvero interessanti; non avevo mai ascoltato la critica di un libro e me la immaginavo più improntata sul testo, tesa ad analizzarne ogni piccola sfumatura, e, devo ammetterlo, più noiosa. Invece la discussione ha spaziato oltre che sul brano e l’autore anche sul movimento letterario interessato, su episodi e personaggi storico-letterari citati nel libro e su autori e movimenti simili o contrastanti, così è stata un’ottima opportunità per ampliare le mie conoscenze. La serata finale è stata senza dubbio la meno interessante per me, perché più cerimoniosa e ripetitiva nel ritrattare gli argomenti discussi già durante un incontro precedente. Fortunatamente avevo la compagnia di un’amica, con la quale ho parlato e scherzato un po’, che ha reso il tutto più divertente. Ho letto i tre libri finalisti con un po’ di fretta per via della vicina scadenza del voto che ricordo intorno ai primi di giugno(facevo, infatti, parte della giuria popolare) e degli ultimi impegni scolastici. Ad ogni modo posso dire di aver trovato Inverno alla Grand Central di Lee Stringer stimolante perché affronta il tema della tossicodipendenza dal punto di vista di chi vi è dentro, del tutto nuovo per me. Purtroppo però si ferma a raccontare i fatti senza descrivere dettagliatamente le emozioni del personaggio. Quest’ultima impressione l’ho avuta anche riguardo il libro vincitore di Montefoschi Le due ragazze con gli occhi verdi e mi ha un po’ deluso il fatto che in un romanzo d’amore non vi siano descrizioni particolareggiate delle sensazioni provate dai protagonisti. L’altra opera finalista, Quelli che ami non muoiono di Mario fortunato, è quella che ho preferito perché tratta una realtà diversa dalla mia anche se ormai al tramonto e ho trovato piacevole addentrarmici e scoprire come anche personaggi importanti abbiano abitudini molto simili alle nostre. Naturalmente raccomando vivamente di leggere tutti e tre i libri e ringrazio la professoressa Catuogno che mi ha dato l’opportunità di partecipare alla manifestazione. Infine vorrei puntualizzare una piccola cosa: secondo me l’evento letterario andrebbe pubblicizzato maggiormente, soprattutto fra noi studenti, perché ben pochi ne sono a conoscenza e anche l’organizzazione degli incontri con gli scrittori potrebbe essere migliorata”.


enrico lupi

enrico lupi