Torna indietro

Si avvicina la data dello sgombero dei rumeni, dal Comune silenzio assoluto

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 04 agosto 2009

Un silenzio assordante è sceso sulla vicenda della famiglia di rumeni in procinto di vedere abbattuta la baracca in cui vivono. Alle richieste di chiarimento non c’è stata alcuna risposta da parte delle istituzioni interessate, in particolare dal sindaco che ha firmato l’ordinanza. Solo la stampa è tornata sull’ argomento: Elena e Valentina sono andate a intervistare il giovane homeless che vive accampato insieme alla compagna sordomuta e a un’altra giovane coppia; due reportage che hanno confermato la drammatica condizione di queste persone, l’assoluta infondatezza delle illazioni circa la loro presunta pericolosità sociale, l’assenza totale di prospettive per loro dopo lo sgombero programmato dalla giunta Peria per mercoledì prossimo. Mi fa una certa impressione usare la parola “sgombero” parlando di questa amministrazione perché mi era capitato di usarla ai tempi della battaglia in difesa del canile, battaglia alla quale partecipò lo stesso Perìa contro la giunta Ageno-Fuochi, che per l’appunto attuò lo sgombero dei cani e dei volontari dall’area degli ex Macelli. Anch’io sono andato a parlare con Val stamattina, chiedendogli che cosa intende fare. Con quella calma irreale, propria di chi è talmente rassegnato da essere al di là della disperazione, mi ha risposto che non lo sa, che non sa dove andranno, che non hanno neanche i soldi per tornare in Romania. Gli ho detto che avrei provato a parlare con qualche assessore e un po’ di speranza è tornata nel suo sguardo affranto, mentre mi ringraziava in misura sproporzionata al mio reale margine di azione. Mentre andavo in comune mi sono soffermato a guardare la nave da crociera e gli yachts ormeggiati in calata e ho pensato a quanta distanza c’è fra l’Elba dei vip e l’Elba di quelli come Val che lottano per la sopravvivenza. Solo che da una giunta di sinistra mi aspettavo e mi aspetto che si adoperi per ridurre quella distanza. Dunque torno a chiedere spiegazioni al mio ex vicino di casa Roberto Peria, come anche all’ Assessore al Sociale. Nel momento in cui scrivo non sono riuscito a parlare con nessuno degli assessori che conosco. Dato che il tempo stringe, invito intanto quantomeno i consiglieri di Sinistra e Libertà, a prendere almeno loro posizione su questa vicenda così grave eppure così sottaciuta in questi giorni in cui il delirio turistico sembra sovrastare qualsiasi altro argomento, per eticamente pressante che sia.


campo nomadi rom centrale baracca

campo nomadi rom centrale baracca