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Il triste esilio di Napoleone, ci scrive un suo Generale

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 20 agosto 2003

Gentile Direttore, Abitando in Belgio, ho frequentato l’Isola d’Elba dal 1998 per il « Maggio Napoleonico ». Immagini quest’anno il mio disappunto: nessuno sbarco commemorativo organizzato per il 4 maggio; il 5 maggio la messa nella Chiesa della Misericordia sbrigata in 20 minuti! Senza catafalco, senza maschera mortuaria, senza il calco della mano destra davanti all'altare! Mio povero Imperatore! Un articolo de “Il Tirreno” del 7 maggio che ha ripreso testualmente l’articolo del 2002! "Sfilata il 4 maggio di figuranti europei": noi eravamo 3 Belgi in uniforme! Ho provato una fitta al cuore…. Dolore accentuato quando sul vostro sito, quasi in diretta, ho constatato l’ampiezza dei danni provocati dagli incendi! Perché i miei numerosi amici dell’Isola devono soffrire così tanto? Ancora un dispiacere quando il sergente superiore belga che mi ha accompagnato con sua moglie per il “maggio napoleonico” mi ha fatto sapere di essere malato di cancro e di doversi sottoporre ad una operazione il 4 settembre. Perché tanto male? Io sarò, malgrado tutto, e se Dio lo vorrà, presente all’Elba per il Maggio 2004. Come scriveva Napoleone, che Dio vi aiuti e vi protegga.


genaral bertrand napoleone

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