Torna indietro

Controcopertina: Water Front - Le osservazioni di Legambiente e "indigeni"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 25 gennaio 2011

Legambiente Arcipelago Toscano unitamente a "indigeni.tk", che è una spontanea associazione in cui si riconoscono alcuni elbani e cittadini che risultano interessati alla sorte della "variante al R.U. per la portualità turistica e la filiera nautica", ha inviato al Comune di Portoferraio, in risposta alla richiesta di suggerimenti, per la stesura del documento "declinazione delle compatibilità", un elaborato. La maggiore associazione ambientalista torna a ribadire tutte le sue perplessità sulla operazione, ed articola le sue osservazioni punto per punto seguendo la traccia dettata dai tecnici così come richiesto dalla Amministrazione Comunale. ecco il testo: Con riferimento al verbale n.2 del procedimento partecipativo alla formazione della variante al R.U. per la portualità turistica e la filiera nautica; incontro del giorno 10.01.2011 presso Gran Guardia/Porta a Mare si trasmette un contributo al documento “declinazione delle compatibilità”. Con l’occasione si confermano le perplessità derivanti dalla carenze della valutazione ambientale strategica in particolare relative a: -procedimento: mancata partecipazione del pubblico e di una espressa approvazione in conclusione della valutazione, -definizione degli obiettivi: manca un’analisi delle effettive necessità che si vogliono soddisfare e delle relative motivazioni (perche’ e per chi) -analisi della compatibilità ambientale: non sono a sufficienza analizzate le matrici risorse idriche, capacità depurativa, emissioni atmosferiche e rumore, anche in relazione al traffico marittimo. - compatibilità con il traffico marittimo e ad esempio con l’Ordinanza CP di Portoferraio 147/05 del 27/10/2005 Disciplina acque portuali e rada di Portoferraio Per quanto riguarda le problematiche ambientali, idrogeologiche, degli acquiferi superficiali, di bonifica e paesaggistiche si fa comunque riferimento alle osservazioni precedentemente presentate da Legambiente e di Italia Nostra che si chiede di esaminare. 1. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' assicurare: la minore espansione a mare possibile (ovvero ridurre la dimensione degli interventi rispetto ai limiti massimi di aree a mare utilizzabili individuate dal PS) IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA Per assicurare la compatibilità con le previsioni del PIT in materia di paesaggio é necessario contenere le strutture del porto turistico di San Giovanni all’interno dello specchio d’acqua compreso a sud dalla linea di costa, a nord dall’asse della attuale diga, a est dai massi che costeggiano la riva sinistra del fosso del Bucine, ad ovest dal prolungamento verso nord del pontile comunale del Chicchero. La moderazione degli interventi a mare, e di riflesso a terra, é indispensabile per garantire la compatibilità tra il diporto e la balneazione, attualmente frequentata sulla spiaggia del lungomare di San Giovanni, nei pressi del fosso del Bucine, e a della Punta della Rena 2. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' assicurare la funzionalità idraulica delle foci dei vari fossi e corsi d’acqua che si gettano a mare tra il promontorio delle Grotte e il porto commerciale e degli acquiferi superficiali essenziali per le risorse idriche per uso umano e per il mantenimento in salute degli habitat dell’area. IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA L’abitato di San Giovanni e’ in parte depresso rispetto all’alta marea ed é’ stato sommerso dall’alluvione del 2002 che ha tempi di ritorno stimabili in meno di 20 anni. Anche per assicurare la risposta idraulica del territorio è necessario limitare l’espansione dell’urbanizzazione lasciando l’area depressa compresa tra via Leone Damiani e il fosso del Condotto come area di espansione idraulica a difesa dell’abitato di San Giovanni. E’ necessario inoltre mettere in sicurezza il territorio assicurando la funzionalità idraulica dei fossi e risolvendo le seguenti criticità: -fosso del condotto, raccoglie lo spolvero della cava di Colle Reciso, attualmente pensile, in precedenza drenava l’area depressa fino via Damiani, -area tra il fosso del Condotto e via Leone Damiani, e’ depressa rispetto alle aree circostanti e funziona come eventuale area di espansione idraulica per l’abitato di San Giovanni, -Piazzale del Chicchero, anche a causa dei materiali ivi conferiti dell’alluvione del 2002, ha una quota superiore a quella retrostante che impedisce il naturale deflusso del terreno retrostante, -via Leone Damiani, disordine dei fossi lato ovest, un condotto tombato e un fosso aperto, -fosso della strada vicinale di San Giovanni, praticamene occluso e rombato nell’ultima parte, -fosso del Bucine, anche se recentemente soggetto a manutenzione ha una quota superiore al piano di campagna, -fosso del Melo, tombato fino alla provinciale dall’urbanizzazione anni ‘80, -fosso di via Pietro Gasparri lato ovest, occluso e soppresso per allargare la strada ad uso dell’urbanizzazione degli anni ‘80, -fosso di via Pietro Gasparri lato est, raccoglie il reticolo fino a Fonte murata, e’ privo di manutenzione di competenza del consorzio di bonifica. 3. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' assicurare un andamento lineare e limitato in altezza dei moli foranei (ovvero limitare la loro altezza a quella dei moli del porto commerciale per quanto inerente il porto cantieri e anche per S. Giovanni) IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA Per quanto riguarda San Giovanni si propone di lasciare la diga foranea, realizzata negli anni 60 in massi naturali a difesa dell’abitato, che fa parte ormai del paesaggio e ben si integra nel territorio. Tuttavia e’ necessario rifiorirne i massi franati e prolungarla ad ovest per coprire il pontile del Chicchero dal grecale. 4. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' assicurare il permanente e naturale ricambio naturale delle acque dei bacini portuali (ovvero realizzare moli foranei non completamente chiusi o completamente aperti) IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA Considerando che la rada di Portoferraio e’ protetta da tutti i venti dominanti, ogni molo sovraflutto può essere realizzato galleggiante, con l’eccezione di una parte di San Giovanni colpita dal grecale peraltro già protetta dalla attuale diga da rifiorire. In questo modo le scelte di pianificazione e ingegneristiche, che in un futuro potrebbero essere ripensate, sono più facilmente reversibili. Inoltre, anche per assicurare la compatibilità con l’uso balneare della costa, occorre ribadire che anche nei porti turistici è ASSOLUTAMENTE VIETATO immettere in mare gli scarichi dei servizi igienici delle unità da diporto e le acque di sentina. Il Regolamento Urbanistico dovrà pianificare le tecnologie da adottare e il naviglio da ospitare, soprattutto nel porto di San Giovanni, in modo da evitare tali dispersioni limitando la fruizione al diporto giornaliero e a imbarcazioni dotate di serbatoi stagni. Si veda l’Ordinanza 106/05 - 12/08/2005 della CP di Portoferraio e il D.Lgs n. 182 2003 Direttive per disciplinare le modalità di immissione in mare degli scarichi dei servizi igienici delle unità da diporto. 5. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' assicurare la collocazione su i moli foranei dei soli elementi di arredo urbano e di ormeggio e le stazioni distribuzione carburanti (ovvero fare dei moli foranei delle passeggiate pedonali e ciclabili, estensione a mare delle passeggiate esistenti valutando il sito migliore per realizzare le stazioni di distribuzione carburanti e l’utilità di averne 1 nel porto cantieri ed 1 nel porto S. Giovanni) IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA La necessità di realizzare passeggiate pedonali e ciclabili tra San Giovanni e Portoferraio e Carpani risponde principalmente all’esigenze di mobilità urbana e secondariamente alla fruizione turistica del paesaggio di alto valore qualitativo. La proposta di un ponte mobile che chiude il molo foraneo del porto cantieri non è una soluzione credibile perché le esigenze di mobilità urbana con quelle della nautica sono inconciliabili. La linea di costa, che costituisce il demanio marittimo, dovrà essere sempre accessibile al pubblico attraverso un percorso costiero. Considerando la limitata altezza dei fondali, il limitato numero di imbarcazioni, il delicato ambiente costiero e delle zone umide che subirebbe danni anche da sversamenti accidentali minimi, la realizzazione di una stazione di carburante nel porto di San Giovanni non si ritiene utile e necessaria. 6. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' assicurare la realizzazione a carico dei soggetti attuatori degli interventi della messa in sicurezza idraulica delle aree, degli interventi di adeguamento delle infrastrutture a rete, e di quelle viarie in particolare, necessarie per assicurare la fruibilità e funzionalità dei porti turistici e degli insediamenti complementari e connessi IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA Per la messa in sicurezza idraulica di San Giovanni si veda il punto 2 Per quanto riguarda la viabilità si conferma la necessità di realizzare l’incrocio per San Giovanni con una rotatoria in asse con la provinciale di dimensione tale da ridurre al minimo l’impermealizzazione dei suoli. Per evidenti motivi di sicurezza la viabilità di servizio del deposito petroli non dovrà prevedere incroci a raso sulla provinciale. Per ovvi motivi di trasporto e di diminuzione dei suoi impatti, il deposito carburanti avio dovrebbe essere realizzato in prossimità dell’aeroporto de La Pila Il soggetto attuatore dovrà realizzare gli interventi in funzione dei benefici derivanti dalle realizzazioni concesse. 7. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' assicurare la destinazione quale porto di transito delle aree destinate alla nautica da diporto nell’ambito del porto commerciale (è sostanzialmente un indirizzo per la predisposizione del piano regolatore portuale di competenza dell’A.P.) IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA Uno dei difetti della variante per la portualità del Piano Strutturale e della relativa Valutazione ambientale strategica è la mancata previsione dell’integrazione con il piano dell’area soggetta all’autorità portuale. E, evidente le funzione di porto di transito della Darsena medicea. Si propone di valutare la possibilità di dedicare la nuova banchina tra gli alti fondali e il molo Massimo come base di armamento delle navi da diporto fino e oltre 100 metri di lunghezza. Per assicurare effettive ricadute sull’economia locale si propone che la concessione demaniale marittima sia condizionata ad assicurare ,anche negli altri porti Cantieri e di San Giovanni, la funzione di transito per il 50% dei posti barca. Resta il problema dei parcheggi ad uso esclusivo dei porti turistici per i quali si propone il coefficiente 1,25 posti auto/posti barca per il Porto Cantieri e per il Porto di San Giovanni di 0,8. 8. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' assicurare la complementarietà tra attività produttive della filiera nautica e ricettività nautica del porto turistico cantieri (ovvero stabilire una sorta di connessione funzionale diretta tra ormeggio e attività cantieristica evitando la funzione di mero parcheggio del porto, in ultima analisi la vendita totale a singoli dei posti barca) IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA I posti barca sono realizzati su demanio marittimo e NON E’ MAI PREVISTA LA VENDITA, semmai è il realizzatore e concessionario che assicura la sub concessione del posto barca per tutta la durata della concessione. Come già indicato al punto 7, anche per assicurare effettive ricadute sull’economia locale si propone che la concessione demaniale marittima sia condizionata ad assicurare ,anche negli altri porti Cantieri e di San Giovanni, la funzione di transito per il 50% dei posti barca attraverso tariffe giornaliere di costo esponenziale. Occorre evitare inoltre di favorire posizioni dominanti nel mercato della cantieristica assicurando la possibilità di realizzare una vera concorrenza. 9. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' assicurare la destinazione alla nautica medio piccola del porto turistico di S. Giovanni (ovvero ricerca della definizione corretta di nautica medio piccola) IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA Il dimensionamento del porto di San Giovanni è determinato dai seguenti vincoli: -necessità di limitarne lo sviluppo entro la attuale diga (vedi punto 1), -limitata profondità dei fondali, -assicurare la compatibilità con la balneazione nella spiaggia di San Giovanni -limitata disponibilità di aree di parcheggio da destinare ad uso esclusivo del porto turistico e aggiuntive rispetto all’uso residenziale; considerando che la deroga per i parcheggi concessa dal PIT per l’isola d’Elba é applicabile solo per gli interventi di riqualificazione in aree urbano-portuali consolidate si ritiene che per i porti Cantieri e San Giovanni sia da applicare lo standard di 1,25 posti auto/posti barca, -assicurare che la metà dei posti barca siano concessi in uso ai residenti e per gli altri sia previsto l’affitto a tariffa esponenziale, -necessità di realizzare uno scivolo d’alaggio per piccole imbarcazioni ed eventualmente un “porto a secco”, verificandone attentamente le ricadute ambientali. 10. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' assicurare la gestione integrata degli ormeggi destinati al transito nelle varie strutture portuali (ovvero individuare una modalità di coordinamento di gestione sia in termini di prezzi che di strutture operative gestione per favorire lo sviluppo di servizi alla barca e alle persone – dalle piccole riparazioni in tempo reale ai rifornimenti) IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA Il coordinamento in termini di prezzi tra imprese altera i principi di concorrenza ed è severamente vietato dalla legge Un’ipotesi da verificare è quello di affidare la gestione dei posti barca di transito ad una società mista privata con partecipazione del Comune, che assicuri i servizi della darsena, del porto Cantieri e del porto di San Giovanni. 11. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' divieto di realizzare opere portuali di altezza superiore all’altezza dei moli del porto commerciale IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA Come indicato al punto 3 si ipotizza la rifioritura della diga in massi naturali a San Giovanni e altrove la realizzazione di frangiflutti e di pontili galleggianti che, oltre ad essere reversibili, hanno un’altezza fissa sul livello effettivo del mare. 12. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' tutela dell’oasi naturalistica di S.Giovanni e del promontorio delle Grotte (ovvero individuare modalità operative oltre il divieto di ormeggio e modalità operative della tutela per limitazioni d’uso, per manutenzione, per gestore) IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA Per l’effettiva tutela dell’oasi naturalistica di San Giovanni si propone al Comune di Portoferraio di richiedere alle autorità competenti l’inclusione dell’area di laguna costiera nell’elenco delle aree Ramsar, Sir, Sic e Zps, collegandola al Sir già esistente di Schiopparello-Le Prade-Mola ed estendendo la proposta Oasi di Schipparello, di adottare un regolamento di gestione e di sottoporre qualsiasi trasformazione nell’area a specifica valutazione d’incidenza, in vista di un’inclusione nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. 13. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' discontinuità degli insediamenti di servizio ed urbani lungo Viale Tesei tra la rotatoria Manganaro ed il porto commerciale al fine di assicurare nuovi cannocchiali visivi del mare dalla città (ovvero fare del fronte mare di viale Tesei una porzione urbana utilizzata quotidianamente e non solo una serie di infrastrutture e servizi del porto, assicurando cannocchiali visivi sul bacino portuale, sul mare, dalle strade carrabili e pedonali, realizzando una passeggiata urbana appunto) IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA Il piano per la portualità turistica non è armonizzato con il piano relativo all’area soggetta all’autorità portuale. La Valutazione Ambientale Strategica del Piano Strutturale, peraltro non espressamente approvata dall’autorità, non ha esaminato adeguatamente le ipotesi alternative. In questo quadro si propongono le seguenti alternative: a) realizzare un porto turistico tra la banchina alti fondali e il molo Massimo. b) realizzare un ulteriore molo commerciale parallelo ai precedenti e attestato sul viale Teseo Tesei in modo da allontanare il traffico navale e automobilistico e le relative emissioni dall’abitato di Portoferraio. 14. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' qualificazione naturalistica e paesaggistica delle aree libere di Punta della Rena e del corridoio limitrofo al Fosso della Madonnina (ovvero riscattare, partendo dallo stato attuale di totale degradazione delle aree in gran parte già edificate e impermeabilizzate, questa porzione di territorio, partendo da un disegno degli spazi necessari al recupero di qualità ambientali e paesaggistiche) IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA La qualificazione naturalistica e paesaggistica dovrà garantire l’uso balneare della spiaggia di Punta della Rena, tra la foce del Fosso della Madonnina e lo stabilimento delle terme, la fruizione pubblica dell’area demaniale costiera, la realizzazione dei percorsi pedonali e turistici con funzioni di mobilità urbana attraverso la realizzazione di un ponte pedonale (in legno?) sul Fosso della Madonnina. Si fa presente che nell’area, anche nelle aree più degradate, Legambiente ha più volte segnalato la presenza di specie di flora e fauna protette dalle Direttive europee Habitat e Uccelli e dalla Legge Regionale 56/2000 delle quali va fatta un’attenta ricognizione per salvaguardarle. Quell’area, dove potranno essere recuperati i volumi per uso pubblici servizi (bar ristorante,..), dovrà costituire un punto nodale dei percorsi pedonali e ciclistici da e verso Portoferraio, Carpani, San Giovanni e San Martino 15. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' collocazione dell’edificabilità di servizio a S. Giovanni a distanza dal mare e con interposizione verso il mare di fasce di verde urbano (ovvero realizzazione di un grande parco urbano e naturale ove collocare eventualmente piccole attività di ristorazione, centri di informazione ambientale, attività ricreative compatibili) IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA L’area compresa tra via Leone Damiani e via Pietro Gasparri, tra la provinciale e il lungomare è inedificabile per la legge Galasso, ora codice Urbani, per rispettare la distanza dal Fosso del Condotto e dalla costa del mare. Oltretutto non si ravvisa la necessità di estendere l’edificato di san Giovanni oltre i suoi confini naturali provocando per questo il peggiorerebbe lo stato idraulico dell’area ed avrebbe un impatto sugli acquiferi superficiali e sugli habitat. Il parco urbano e naturale da realizzare dovrà ospitare un’area di parcheggio di servizio per l’abitato di San Giovanni, dove nel periodo estivo potrà essere istituita una Ztl con parcheggi riservati ai residenti e domiciliati. Una restante area del parco urbano potrà essere destinata a servizio del porto con il coefficente 1,25. Non e’ applicabile la deroga prevista dal PIT. Tutti gli eventuali parcheggi e la viabilità dovrà essere realizzata con tecnologie che impediscano l’impermeabilizzazione del suolo. 16. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' approvvigionamento idrico per usi non potabili da fonti diverse da quelle dell’acquedotto tramite recupero acque piovane, acque di lavorazione e acque reflue depurate, trattamento di acque marine per i fabbisogni anche potabili funzionali agli ormeggi ed alle imbarcazioni IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA La carente analisi del bilancio idrico nella Valutazione ambientale strategica della variante al Piano strutturale per la portualità, e l’assenza di risorse idriche supplementari ad uso della portualità, pregiudica l’applicazione della variante del Piano Strutturale e del relativo Regolamento Urbanistico. Si ritiene pertanto di destinare il porto di San Giovanni a imbarcazioni che non richiedano l’uso di acqua potabile come tipicamente i day cruiser e che non producano acque reflue. 17. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili per almeno il 30% del fabbisogno annuo stimato per ogni singola destinazione funzionale, IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA La proposta sembra minimale anche rispetto agli impegni dell’Unione europea e ai risultati che si possono ottenere semplicemente utilizzando le tecnologie già sperimentate ed esistenti sul mercato. Il 30% di energie rinnovabili è molto meno di quello che utilizzano porti “verdi” già esistenti e sembra un adagiarsi ad una situazione facilmente raggiungibile senza sforzo. Per il rispetto di questa compatibilità si propone, oltre alla necessaria installazione a cura del proponente di impianti fotovoltaici e termici su tutti capannoni e parcheggi della zona industriale, soprattutto in sostituzione delle coperture in amianto, anche un progetto globale che punti ad un forte risparmio energetico (che da solo potrebbe permettere di risparmiare il 30% dell’energia), all’utilizzo di altre energie rinnovabili oltre il solare e ad un forte abbattimento di ogni possibile fonte di emissioni inquinanti nell’area portuale. 18. CONDIZIONE DI COMPATIBILITA' costruzione nuovi edifici con destinazione diversa da quella produttiva, con metodiche e tecniche di bioedilizia IPOTESI DI DEFINIZIONE OPERATIVA Il piano per la portualità non deve prevedere nuovi edifici con destinazione diversa da quella produttiva o di sevizi diretti al porto. Non convincono assolutamente la cosiddetta “ricucitura urbana” prospettata dal Sindaco né la stana scelta di collegare la realizzazione di case Peep alla portualità e tantomeno la realizzazione di un nuovo albergo mentre quelli esistenti lamentano difficoltà e crisi. Riferimenti: MASTER PLAN, LA RETE DEI PORTI TOSCANI, ALLEGATO A - elaborato 5 , DISCIPLINA Capo IV STANDARD PER SERVIZI ED ATTREZZATURE DI BASE A TERRA Art 15 - Parcheggi 1. E’ necessario assicurare parcheggi assegnati in via esclusiva nella quota di 1,25 parcheggio/posto barca da rispettare sia per la realizzazione dei nuovi porti turistici e approdi che negli interventi di riqualificazione; per l’Isola d’Elba e per gli interventi di riqualificazione in aree urbano-portuali consolidate il numero e la localizzazione dei parcheggi sono determinati a seguito di valutazione integrata dei relativi interventi e comunque compatibilmente con i caratteri geomorfologici, ambientali e paesaggistici dei relativi insediamenti, in ogni caso secondo una previsione minima di 0,8 parcheggio/posto barca; la determinazione del numero dei parcheggi per le isole, ad eccezione dell’isola d’Elba, viene ricondotta nell’ambito delle valutazioni contenute negli strumenti e negli atti del governo del territorio.


san giovanni panorama

san giovanni panorama