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Luciano Geri: considerazioni (senza peli sulla lingua) sugli avversari elettorali

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 05 giugno 2009

Sta aumentando il consenso intorno alla lista LIBERI di Paolo Ballerini, la gente di Capoliveri ha capito l’inciucio tra la destra arrogante di Barbetti e la sudditanza meschina di Martorella ponendo le speranze nella squadra dell’attuale sindaco, che si mostra coesa e con le giuste capacità richieste per governare il paese per i prossimi cinque anni. I capoliveresi sicuramente riconfermeranno Ballerini perché ha dimostrato di saper governare realizzando opere pubbliche e servizi indispensabili per il paese, ha cercato di cambiare una mentalità legata ai favoritismi in generale ed in particolare a quelli del mattone. Riportare la legalità, dimenticata da oltre un decennio, è stata un’impresa ardua che ha scatenato le ire di certi speculatori che non hanno potuto più esercitare i loro affari a danno della popolazione, dell’ambiente, del turismo e del buon senso. Tutti i candidati della lista LIBERI sono liberi da ogni vincolo affaristico, non sono dipendenti di grandi alberghi e tanto meno prendono ordini da Naregno, quindi possono parlare liberamente. Ogni candidato possiede specifiche caratteristiche che saranno messe a disposizione della collettività, dallo sport alla cultura, dal bilancio al commercio, dall’istruzione al sociale, dalla gestione del territorio all’ambiente, insomma una bella squadra che potrà terminare tutte quelle opere che sono state programmate. Ho visto alla tv Barbetti stanco e palesemente teso, che provava a dimostrare quello che non è, dicendo una serie di falsità alle quali a forza di ripeterle comincia a credere anche lui. Ha difeso le scelte della sinistra di Corrado, suo scudiero, si è ben guardato dall’elencare i ripetuti voltafaccia del Cardelli e di altri da lui stesso prima defenestrati, poi recuperati, di nuovo epurati ed infine quasi perdonati ed inseriti in lista per fare 17. Come già ho avuto modo di scrivere, questi giovani della sua lista, sacrificati dagli stessi padri ormai rigettati dalla politica, saranno messi in disparte e nulla potranno più i padri se non rimpiangere le consapevoli disastrose scelte. Cito una delle innumerevoli kappate di Barbetti in tv: “l’amministrazione Ballerini ha perso 11 suoi consiglieri”…. Capisco che Barbetti è abituato a grandi numeri, a costruirsi 2.000 mq. alla volta e non sa più contare fino a tre, gli ricordo allora che dall’attuale amministrazione si è allontanato Corrado, in quanto ha preferito fare l’opposizione perché è l’unica cosa che sa fare; Cardelli ( abituato ai sacrifici!) dette le dimissioni da consigliere, a suo dire, per un atto d’altruismo in favore di Ambrogi. Non mi risulta che altri abbiano abbandonato la carica di consigliere di maggioranza, certo sono state tolte giustamente le deleghe alla signora Briano e al signor Cardelli, a mio avviso andavano tolte loro molto tempo prima, quando iniziavano a dare strani segnali non in linea con la maggioranza. Quindi se ne sono perduti due e una terza è stata stoppata. La Galerotti e Guglielmi, tuttora fanno parte della maggioranza, ma hanno scelto di non candidarsi per motivi familiari, anche Antonello è tuttora consigliere di maggioranza, ma ha preferito candidarsi nella terza lista. Che potenza il richiamo di Naregno! Tra le grandi scelte politiche dell’ex sindaco Barbetti, c’è quella di valutare non il ripristino del cartello “Carpe diem” che la direbbe lunga su ciò che sta alla base dei suoi programmi: “Cogli l’attimo”, o meglio mordi e fuggi, oppure il più colorito “ accatta e scappa”, ma un più amichevole ciao, che ci rende tutti più tranquilli. Ci saremmo aspettati che il dottor Barbetti ci avesse parlato del recente intervento dell’onorevole Matteoli che ha caldeggiato, anzi imposto la sua candidatura a Capoliveri, ed ha mostrato il suo amore per l’Elba stabilendo che d’ora in poi anche le auto ambulanze dovranno pagare il pedaggio per il trasporto marittimo, che graverà sui cittadini che in quel momento, sfortuna loro, avranno bisogno del servizio, e del suo impegno per impedire lo “spacchettamento” della Toremar dal gruppo Tirrenia, che potrà così essere svenduto in toto come l’Alitalia, disincentivando in tal modo lo sviluppo del turismo elbano e penalizzando i residenti che già soffrono di numerosi disagi legati all’insularità. Tra poco lascio l’insegnamento, vado in pensione, avrò tanto tempo a disposizione da poter dare qualche ripetizione di aritmetica a Barbetti, grati si intende.


capoliveri festa dell'uva

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