Con questa lettera rassegno le dimissioni dal direttivo del circolo PD di Portoferraio. Sinceramente speravo di incontrare una diversa partecipazione e un nuovo metodo di discussione. Secondo la mia opinione, c’è veramente bisogno di un radicale cambiamento, non si può andare avanti senza ideali condivisi, senza speranze e utopie che infondano coraggio a noi e alle nuove generazioni. Il partito democratico, sia a livello nazionale sia a livello locale, per il momento non ha raccolto le grosse sfide del nostro millennio, ma è ancorato su schemi di sviluppo che personalmente non condivido più. Bisogna concepire e volere una società nella quale i valori economici non siano centrali, bisogna cominciare con il vedere le cose in altro modo prima che il cambiamento del mondo ce lo imponga con dolore: non c’è cosa peggiore di una società lavoristica senza lavoro o di una società di crescita senza crescita. Purtroppo non ho trovato all’interno del nascente PD l’esigenza di discutere e di andare al di là delle emergenze : prima emergenza la campagna elettorale nazionale, adesso la campagna elettorale per il rinnovo delle amministrazioni locali. Le discussioni su temi generali, fondamentali per iniziare un nuovo percorso, sono considerate come perdita di tempo, rispetto alle problematiche del presente. La logica del vecchio modo di far politica ha preso il sopravvento e le riunioni all’interno del PD sono diventate noiose, appiattite su schemi e logiche che sinceramente non mi appartengono e non mi interessano. Torno a far parte della società civile e come semplice cittadina cercherò altri ambiti per dare un contributo.
su la testa baldi sangalli