E si torna a parlare di una centrale nucleare a Pianosa. E' accaduto durante il convegno dell'università di Pisa sulle fonti energetiche durante il quale il professor Marino Mazzini, docente di Protezione e Sicurezza nucleare alla facoltà di ingegneria dell'università di Pisa che ha fatto riferimento agli studi condotti all'inizio degli anni ottanta dello scorso secolo dall'ENEA (Ente Nazionale Energia Atomica) e dall'ENEL. L'Isola piatta in quei documenti veniva individuata come il sito ottimale in Toscana soprattutto per l'oggettivo dato del basso rischio sismico e per la scarsa antropizzazione dei suoi dintorni (evidentemente ad un altro dato oggettivo come la impossibilità della rapida evacuazione delle zone vicine come Elba e Giglio gli scienziati non avevano pensato). E tanto per non far dormire tranquilli né all'Elba né in Val di Cornia c'è da tenere presente che sempre in zona (Torre del Sale, Comune di Piombino) veniva individuato il sito sub-ottimale rispetto alla "eccellenza" Pianosina. Se il Governo Berlusconi continuerà ad incaponirsi con la costruzione di una centrale atomica per ogni regione gli abitanti di questa area della Toscana dovrebbero comunque pagare il rischioso pegno. Assolutamente contraria alle ipotesi, nel corso del convegno si è dichiarata l'Assessore Regionale all'Ambiente Anna Bramerini, che ha specificato come, al contrario, la Toscana intende sviluppare politiche di potenziamento energetico che puntano sulle fonti rinnovabili ed alternative al nucleare.
pianosa cala giovanna